Ucraina, forze russe potrebbero sbarcare a Mariupol. A Borodyanka estratti 41 corpi dalle macerie

Le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei "preparativi" per uno sbarco nella città portuale ucraina di Mariupol. La viceministra

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Le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei “preparativi” per uno sbarco nella città portuale ucraina di Mariupol.

Militare ucraino in un edificio danneggiato dai bombardamenti a Kiev © AFP

La viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha infatti affermato oggi che il suo dicastero sta “verificando” informazioni giunte a Kiev su “preparativi nemici per un’operazione di sbarco navale” nella città assediata.

Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato stamattina in quasi tutte le regioni dell’Ucraina ed alcune esplosioni sono state udite questa mattina nella capitale ucraina Kiev.

I razzi hanno colpito il sobborgo di Brovary a Kiev. Secondo il sindaco, Ihor Sapozhko, riporta la Cnn, sono state danneggiate delle infrastrutture e ora Brovary rischia l’interruzione di luce e acqua.

NEI TERRITORI DOPO LA RITIRATA RUSSA – A Borodyanka, nella regione di Kiev, i corpi di 41 persone sono stati estratti da sotto le macerie. Nella regione di Kiev si aggrava il drammatico bilancio dei civili uccisi, con oltre mille corpi ritrovati.

BATTAGLIA NELL’ACCIAIERIA AZOVSTAL – Fino a 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta Interfax. Come è noto, la grande acciaieria – che con la sua vasta rete di tunnel consente di sfuggire agli assalti nemici – è diventata la base del battaglione nazionalista Azov. Le forze armate russe hanno offerto ai difensori di Mariupol di cessare le ostilità e deporre le armi entro le 6 di questa mattina (domenica) ora di Mosca (le 5 in Italia), garantendo loro, in cambio, la vita. Lo afferma in una dichiarazione il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, che comanda l’assedio di Mariupol. “Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati”. E’ il messaggio del Ministero della Difesa russo alla resistenza ucraina asserragliata nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo lo scadere dell’ultimatum per la resa. Lo riporta l’agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. “Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato nell’acciaieria, è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite” ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa, ha aggiunto Konashenkov secondo l’Interfax, citando alcune conversazioni radio intercettate.

STOP AI CORRIDOI UMANITARI – Le autorità ucraine hanno annunciato la sospensione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale, per mancanza di un accordo con l’esercito russo sul cessate il fuoco. “Questa mattina non siamo riusciti a negoziare un cessate il fuoco sulle vie di evacuazione con gli occupanti. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriremo corridoi umanitari”, ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

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