“Potare un albero in questo periodo è un reato”, gli ornicoltori di Capitanata si rivolgono agli amministratori

É iniziata la primavera e con essa gli alberi iniziano a rinfoltirsi. É pratica assai diffusa, in questo periodo, la potatura della vegetazione a cura

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É iniziata la primavera e con essa gli alberi iniziano a rinfoltirsi. É pratica assai diffusa, in questo periodo, la potatura della vegetazione a cura delle amministrazioni comunali, al fine di rendere più decorose le città. Ma in questo processo c’è un aspetto che viene messo spesso in secondo piano, ovvero quello relativo alla nidificazione degli uccelli. Sul tema è intervenuta l’associazione degli ornicoltori di Capitanata che ha condannato la pratica indiscriminata di capitozzatura e potatura, segnatamente a questo periodo, così come sta avvenendo in tanti comuni della provincia di Foggia.

“Capitozzare un albero o semplicemente potarlo in questo periodo rappresenta un reato” – fa notare Piero Russo, degli ornicoltori di Capitanata. “Nelle nostre città, come nei campi, nei boschi e nelle zone umide è infatti iniziata la riproduzione di uccelli appartenenti alla fauna autoctona e la maggior parte di essi sono protetti. Ci riferiamo a cardellini, verzellini, verdoni, fringuelli, capinere, ballerine bianche, zigoli, fanelli e tanti altri. Sono specie che ogni giorno si trovano a dover combattere con i pesticidi, i predatori in continuo aumento come gazze, taccole, ghiandaie e rapaci diurni e notturni, ma soprattutto con gli uomini”.

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Il riferimento è alla pratica della capitozzatura durante la nidificazione. Un’attività che sarebbe anche vietata da una specifica direttiva europea a difesa della fauna. “Molte amministrazioni comunali,  in barba alla legge n. 157/92 e alla direttiva europea “Uccelli” 147/09 – prosegue Russo – permettono in questo periodo la potatura degli alberi nei centri abitati e quindi la distruzione di nidi, uova e nidiacei. La stagione riproduttiva di questi uccelli (tra l’altro utili all’uomo perché controllano le popolazioni di insetti e in molti casi contribuiscono all’impollinazione delle piante) è già iniziata e uccidere un uccello significa infrangere l’art. 544 bis del codice penale”.

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