E’ cominciato dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Bari il processo di secondo grado sulla strage di San Marco in Lamis, nel Foggiano, del 9 ago
E’ cominciato dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Bari il processo di secondo grado sulla strage di San Marco in Lamis, nel Foggiano, del 9 agosto 2017, nella quale in un agguato mafioso furono uccisi il boss di Manfredonia, Mario Luciano Romito, il cognato Matteo de Palma, e due innocenti agricoltori che furono per caso testimoni dell’agguato, i fratelli Aurelio e Luigi Luciani. Nel processo è imputato Giovanni Caterino, condannato in primo grado nel novembre 2020 dalla Corte di Assise di Foggia all’ergastolo per concorso in omicidio premeditato pluriaggravato dal metodo mafioso, detenzione e porto di armi, ritenuto il basista del commando armato.
La Procura generale ha chiesto l’acquisizione dei verbali di alcuni collaboratori di giustizia e la Corte ha rinviato per la discussione all’udienza del 27 aprile. Nel processo sono costituiti parti civili i familiari dei quattro uccisi, la Regione Puglia, il Comune di San Marco in Lamis e l’associazione Libera.
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