Venerdì 1 aprile riprendono i negoziati online fra russi e ucraini ma le relazioni sono rese incandescenti dal decreto di Putin sul pagamento in rubli
Venerdì 1 aprile riprendono i negoziati online fra russi e ucraini ma le relazioni sono rese incandescenti dal decreto di Putin sul pagamento in rubli del gas russo.
Mosca vieta l’ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni contro la Russia.
Intanto, sul campo, una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. E “le truppe e i nazionalisti ucraini hanno interrotto l’evacuazione di civili da Mariupol bombardando il corridoio umanitario”, sostiene il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. Il ministero della Difesa russo ha annunciato per domani mattina nuovi corridoi umanitari per le evacuazioni da Mariupol, spiegando che sono stati decisi dopo un “appello personale” a Putin dei leader di Francia e Germania, Macron e Scholz. Le evacuazioni, si aggiunge, devono coinvolgere l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e la Croce Rossa internazionale. Lo riporta Interfax.
Telefonata tra il premier Mario Draghi e il cancelliere tedesco Olaf Scholz: i due leader, spiega Palazzo Chigi, si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Federazione Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas dalla Russia. Draghi e Scholz hanno concordato circa l’importanza di mantenere in vigore l’impianto sanzionatorio verso la Russia, che si sta dimostrando molto efficace. Draghi e Scholz si sono detti d’accordo sull’importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo.
Il Pentagono ha riferito che non è chiaro che fine abbia fatto il convoglio militare russo di 60 km alla periferia di Kiev. “Non sappiamo neppure se esista ancora a questo punto… Non hanno mai portato a termine davvero la loro missione”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. “Noi vogliamo che la sovranità dell’Ucraina e i suoi confini siano rispettati come prima della fine di febbraio”, quando Mosca ha lanciato la sua invasione, ha detto Kirby.
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