La deadline dello stato di emergenza fissata per il 31 marzo è ormai alle porte. Con il decreto-legge pubblicato lo scorso 24 marzo ‘Misure urgent
La deadline dello stato di emergenza fissata per il 31 marzo è ormai alle porte. Con il decreto-legge pubblicato lo scorso 24 marzo ‘Misure urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19’, si apre una nuova fase per il Paese dopo oltre due anni. Tuttavia, il percorso di ritorno alla normalità sarà graduale e prevede diversi step.
Con la fine dello stato di emergenza sono tre le novità più importanti: la fine del sistema delle zone colorate in base ai tassi di occupazione dei reparti ospedalieri, il graduale superamento del green pass e l’eliminazione delle quarantene precauzionali. A questi passaggi si aggiunge il ripristino della capienza al 100% all’aperto e al chiuso per gli impianti sportivi.
Dunque, niente più zona bianca, gialla, arancione o rossa, un sistema che, peraltro, aveva già subito nel corso dei due anni, delle modifiche sui parametri che determinavano il cambio di colorazione. L’eliminazione sarà la novità meno evidente, visto che attualmente tutte le regioni e province autonome sono in zona bianca.
Più importanti gli altri due punti, dal superamento del green pass all’eliminazione delle quarantene.
Green pass
Va evidenziata la gradualità del passaggio. Cioè a dire che la certificazione verde non sparirà dal 1° aprile, ma sarà rimodulata. Il sistema degli accessi sarà ammorbidito, per cui basterà il possesso del green pass base (ottenibile sia attraverso il vaccino o la guarigione dall’infezione che con tampone negativo, ndr).
Dal 24 marzo è già consentito, con il green pass base, l’accesso ai luoghi di lavoro per tutti, over 50 inclusi.
Resta in vigore fino al 31 dicembre l’obbligo vaccinale, con sospensione dal lavoro, per gli esercenti delle professioni sanitarie, i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa. Fino alla stessa data resta l’obbligo di green pass per i visitatori nelle Rsa, hospice e reparti di degenza degli ospedali.
Dal 1° aprile, invece, scade l’obbligo di certificazione verde base e rafforzata per attività e servizi. Nello specifico, non sarà più necessaria per accedere ai servizi di ristorazione all’aperto o per i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale.
Mascherina
Resterà l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi. Fino al 30 aprile sarà obbligatoria la mascherina Ffp2 nelle scuole, nei mezzi di trasporto (aerei, treni, servizi di noleggio con conducente, impianti di risalita) e spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive. Sarà, invece, sufficiente la mascherina chirurgica nei luoghi di lavoro e per i lavoratori addetti ai servizi domestici e privati.
Scuole
Il decreto fissa nuove misure anche nelle scuole, per quel che concerne la gestione dei casi di positività.
Nelle scuole di infanzia e servizi educativi per l’infanzia, in caso di almeno 4 positività riscontrate nella stessa sezione/gruppo classe, le attività in presenza proseguono: docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni dovranno utilizzare le mascherine Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto avuto con un soggetto positivo.
In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno dall’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato (in quest’ultimo caso, l’eventuale negatività andrà dichiarata con una autocertificazione).
Stesso discorso per tutti gli altri gradi (scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale).
Resta valido l’isolamento domiciliare per gli alunni delle scuole primarie, secondarie e del sistema di istruzione e formazione, risultate positive. Potranno seguire le attività attraverso la didattica digitale integrata. Ovviamente, il ritorno in classe sarà subordinato alla effettuazione di un tampone (rapido o molecolare) con esito negativo.
Quarantena
Con la fine dello stato di emergenza, scompare definitivamente la quarantena fiduciaria per chi abbia avuto contatti stretti con una persona positiva, già eliminata con il precedente decreto per i soli possessori del super green pass. Dal 1° aprile, la misura dell’isolamento è destinata solo alle persone che hanno contratto l’infezione da Covid-19. Chi ha avuto un contatto stretto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza (mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto, test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto).
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