La Polizia di Stato di Foggia - ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di tre soggetti, già noti alle forze dell’ordine,
La Polizia di Stato di Foggia – ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di tre soggetti, già noti alle forze dell’ordine, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari sulla base di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di pistola, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini della Squadra Mobile, svolte attraverso l’estrapolazione e l’analisi dei dati acquisiti dai presìdi tecnologici installati, hanno reso possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, ritenuti vicini alla criminalità mafiosa, i quali avrebbero avanzato, nel mese di gennaio, una pretesa estorsiva pari a 2.500 euro nei confronti di un piccolo imprenditore locale, alludendo al fatto che la richiesta di denaro fosse stata effettuata per conto della batteria «Moretti – Lanza – Pellegrino».
GLI INDAGATI – Tra gli indagati fermati dalla polizia a Foggia per un tentativo di estorsione da 2500 euro ai danni di un piccolo commerciante, figura Giuseppe Perdonò, il pregiudicato di 34 anni che la notte di capodanno del 2021, esplose in aria, mentre si trovava per strada, alcuni colpi di pistola urlando: «Buon anno a tutta la malavita di Foggia». Le immagini fecero il giro del web e divennero virali. Giuseppe Perdonò è stato fermato insieme ad Andrea Carella, 26 anni, e Fabio Bernardo, di 31, con le accuse di tentata estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di pistola, tutte aggravate dal metodo mafioso. «Devi aggiustare la situazione», avrebbero detto i tre pretendendo la somma di denaro dalla vittima
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