Balneari a rischio, Bordo: “Serve soluzione equilibrata”. Tasso: “Difendere l’economia del mare”

Non ho potuto partecipare direttamente (per il Pd c’erano i colleghi De Luca e Buratti) alla manifestazione dei balneari in piazza Santi Apost

Tg del 23 01 16
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Non ho potuto partecipare direttamente (per il Pd c’erano i colleghi De Luca e Buratti) alla manifestazione dei balneari in piazza Santi Apostoli a Roma perché in aula alla Camera, in concomitanza, c’erano importanti votazioni”. Lo dichiara il parlamentare manfredoniano, Michele Bordo.
“Ribadisco che siamo impegnati in Parlamento, come Partito Democratico, nella ricerca di una soluzione di equilibrio che tenga assieme le future procedure di evidenza pubblica e un’adeguata tutela degli operatori per gli investimenti fatti, il valore dei beni materiali e immateriali delle aziende, la professionalità acquisita e il mantenimento dei posti di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi serve la responsabilità di tutti. Al punto in cui siamo non sono più tollerabili le strumentalizzazioni e la demagogia di alcune forze politiche, abituate in questi anni più a prendere in giro gli operatori piuttosto che a lavorare per offrire soluzioni ragionevoli. Questo è il momento di agire con serietà per dare certezza ad un settore che è strategico per l’economia e la crescita del Paese”.

Il manfredoniano Antonio Tasso (Vice Presidente del Gruppo Misto): “Sul palco ho visto tanti colleghi che, trasversalmente, hanno espresso sostegno alle ragioni degli operatori balneari. E, quindi, io vi chiedo che problema c’è? Di cosa vi preoccupate? Se tutti qui si sono dichiarati d’accordo con le vostre istanze”. Così, in un passaggio “ironico” del suo intervento in Piazza Santi Apostoli a Roma, Tasso avanza il sospetto che, forse, le dichiarazioni di supporto verso il settore balneare potrebbero “non tradursi” in voti favorevoli nelle due camere del Parlamento.

“Le riforme del settore – continua il deputato sipontino – debbono essere eque e tener conto della storicità delle concessioni, il valore dell’azienda, la qualità degli investimenti, la professionalità degli operatori, che dovranno avere una posizione di vantaggio nell’ottenimento delle concessioni. Io ho sempre auspicato, prima di qualunque decisione normativa, il confronto con le associazioni di settore – esperti della materia e depositari di criticità ed anche possibili soluzioni – ma, nella stesura definitiva dell’emendamento proposto al Senato riferita alla ‘Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021’, non è stato recepito nulla di quanto richiesto con insistenza dal comparto balneare per aprire un percorso riformatore. L’aver eliminato il valore aziendale di impresa tra i criteri delle future procedure di assegnazione e di indennizzo delle concessioni balneari è un danno per tutte le imprese del nostro Paese, che in questi anni hanno dato qualificati servizi ai turisti, contribuendo a rendere attrattiva l’offerta turistica balneare che l’Italia riesce ad offrire. Il valore aziendale non è un privilegio, ma il giusto riconoscimento che merita chi ha fatto investimenti e deve essere tutelato anche con indennizzi, come avviene peraltro per altre attività economiche”. I prossimi passaggi saranno nelle commissioni del Senato, assemblea a Palazzo Madama, commissioni alla Camera dei Deputati e assemblea a Montecitorio.

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