Coronavirus, nuova impennata dei contagi: il record italiano è in Puglia

Il prossimo 31 marzo dovrebbe scadere lo stato d’emergenza per la pandemia da Covid-19 che, così come è stato annunciato dal presidente del Consig

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Coronavirus, nuova impennata dei contagi: il record italiano è a Lecce

Il prossimo 31 marzo dovrebbe scadere lo stato d’emergenza per la pandemia da Covid-19 che, così come è stato annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo due anni di Dpcm e restrizioni a tutela della salute degli italiani, non sarà prorogato. Un progressivo ritorno alla normalità, quindi, che però sarà comunque regolato da alcune indicazioni.

Già dalla prossima settimana potrebbero essere svelate le «regole» post-emergenza che serviranno a una graduale rinascita del Paese.

Il Governo è al lavoro per tracciare la road map dell’allentamento delle misure anti-Covid proprio in vista del prossimo 31 marzo: tra i nodi ancora da sciogliere ci sarebbe da un lato l’utilizzo delle mascherine a scuola e nei luoghi al chiuso, dall’altro la gradualità con cui superare l’utilizzo del green-pass. Non si esclude, ma ancora non sono state prese decisioni, che già dopo il 31 marzo si possa tornare alla capienza al 100% negli stadi.

Sull’ipotesi di togliere le mascherine al chiuso, è laconico il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: «È pura follia non utilizzarle, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza». Cartabellotta commenta il nuovo rapporto indipendente settimanale sull’andamento del Covid in Italia e sottolineando che «la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%».

Serviranno 7-10 giorni, dice, «per capire se la risalita della curva dei nuovi casi è un semplice rimbalzo o l’inizio di una nuova ondata».

D’altra parte, anche in Puglia, dopo sei settimane di calo, sono tornati ad aumentare i contagi Covid-19. Nella settimana dal 2 all’8 marzo, secondo il monitoraggio della fondazione Gimbe, i nuovi casi sono lievitati del 12% rispetto a sette giorni prima, segnale di una ripresa della pandemia.

La provincia di Lecce ha anche registrato il record di incremento in Italia con 1.035 nuovi contagi ogni 100mila abitanti, +22% rispetto ad una settimana fa.

Ieri, per quanto riguarda i dati giornalieri, sono stati 4.713 i nuovi casi di Coronavirus rilevati in Puglia su 27.807 test giornalieri eseguiti, con una incidenza del tasso di positività pari al 17%, in crescita rispetto al 14,2% di mercoledì ma nettamente inferiore al 26,3% di martedì 8 marzo quando in tutta la regione fu registrato un consistete aumento dei contagi. Le nuove vittime sono state sette, fortunatamente in calo rispetto alle 15 registrate nelle 24 ore precedenti.

Ma, nonostante l’aumento, in Puglia i casi attualmente positivi per 100mila abitanti sono leggermente diminuiti, attualmente sono 1.900. Dopo la provincia di Lecce, quelle con il maggior numero di casi ogni 100mila abitanti sono quelle di Foggia (579, -0,2%)), Bari (559, +17,3%), Taranto (518, +2%), Brindisi (491, +4%) e Bat (472, +6,6%).

Sul fronte vaccini, sale ancora la copertura vaccinale in Puglia, dove l’88,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose anti Covid. La Puglia è prima in Italia, segue la Toscana con l’88,3%. La Puglia è prima anche nella fascia 5-11 anni con un tasso di copertura del 53,5%, al secondo posto c’è il Molise con il 48,4%. Per quanto riguarda le terze dosi, il tasso di copertura vaccinale pugliese è del 84,6% contro una media nazionale dell’82,8%. Infine, la copertura con quarta dose in Puglia è pari all’1,1%, contro una media italiana del 2,4%.

Ieri, con le prime somministrazioni fatte all’ospedale «Dimiccoli» di Barletta, è disponibile il nuovo anticorpo monoclonale intramuscolare anti Covid Evusheld (composto da Tixagevimab e Cilgavimab) per dare una ulteriore forma di protezione ad alcune categorie di pazienti fragili. Il farmaco serve a proteggere le persone immunodepresse che non rispondono ai vaccini anti Covid. A ricevere il farmaco per prima è stata una 80enne di Minervino.

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