La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia dopo i provvedimenti varati da Mosca in relazione all'informazione e alle news sulla guerra con l
La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia dopo i provvedimenti varati da Mosca in relazione all’informazione e alle news sulla guerra con l’Ucraina. La legge russa prevede il carcere per chi volontariamente diffonda notizie considerate false.
“In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa”, comunica in una nota Viale Mazzini.
La Rai sottolinea che “la misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”.
Ieri il presidente russo, Vladimir Putin ha firmato la legge, approvata oggi prima dalla Duma e poi dal Consiglio della Federazione, che introduce condanne fino a 15 anni di carcere per chi “intenzionalmente” diffonde ‘notizie false’ sulle forze armate del Paese, come ha reso noto l’agenzia Tass.
INNARO – Marc Innaro, capo dell’ufficio di corrispondenza Rai di Mosca, sta organizzando il rientro di tutti gli inviati in Italia. “Siamo sei giornalisti – spiega Innaro all’Adnkronos – due corrispondenti, io e Sergio Paini, e quattro inviati che sono in giro per il Paese. Gli inviati, sulla base delle disposizioni Rai, devono rientrare in Italia, mentre noi corrispondenti possiamo scegliere se rimanere qui o tornare, ma siamo stati messi in ferie da oggi“. Le decisioni adottate dalla Rai sono analoghe a quelle di altri broadcaster come Bbc, Cnn e Zdf.
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