Oltre 1200 ucraini vivono in Capitanata. Foggiani pronti a fornire stanze e case ai profughi, si raccolgono viveri e medicinali

Gli ucraini residenti in provincia di Foggia sono 1233, poco più del 4% delle oltre 30mila presenze straniere e quarto paese di provenienza dopo Rom

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Gli ucraini residenti in provincia di Foggia sono 1233, poco più del 4% delle oltre 30mila presenze straniere e quarto paese di provenienza dopo Romania, Albania e Bulgaria. Il dato – del 1° gennaio 2021 – potrebber però crescere nei prossimi giorni con l’esodo dei profughi in fuga dall’invasione della Russia in Ucraina. Decine e decine di migliaia di persone, infatti, in queste ore sono alla ricerca di un rifugio sicuro, moltre altre sono in viaggio per l’Italia e il resto del mondo. Tra stanotte e domani mattina è previsto l’arrivo a Foggia di un pullman proveniente dal paese in guerra.

Tantissime famiglie di Foggia e provincia hanno fatto sapere che metteranno a disposizione delle donne e dei bambini, stanze o appartamenti. Su invito della Caritas diocesana Foggia-Bovino, si attiveranno anche i parroci. Si è messa in moto anche la Caritas Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Intanto alla pagina Facebook ‘Emergenza Ucraina’, 11 famiglie di Lesina, dieci di Foggia, cinque di Volturino, cinque di Poggio Imperiale, tre di Pietramontecorvino, due di San Nicandro Garganico e due di Torremaggiore, hanno manifestato l’intenzione di voler ospitare i fuggitivi.

Le amministrazioni dell’Unione dei Cinque Reali Siti – Orta Nova, Stornara, Stornarella, Ordona e Carapelle – hanno deciso di aiutare fattivamente il popolo ucraino e di aderire all’iniziativa proposta dalla dirigente della Polizia di Stato di Cerignola, la dott.ssa Loreta Colasuonno, per la raccolta dei beni di prima necessità destinati al popolo dell’Ucraina: disinfettanti, igienizzanti, prodotti igienico-sanitari, garze sterili, medicazioni, antidolorifici/antinfiammatori, coperte e indumenti. Il materiale potrà essere consegnato nelle sedi dei comuni. L’invito è rivolto a cittadini, aziende, imprese, associazioni, cooperative e attività commerciali. Raccolta di viveri e medicinali già avviata a Manfredonia (leggi qua).

Anche San Giovanni Rotondo si mobilita. Questa mattina si è concluso un incontro con una rappresentanza dei 51 cittadini ucraini residenti in città, la vicesindaco Patrizio e il personale dei Servizi Sociali in cui si è fatto il punto per organizzare una raccolta di beni da mandare in Ucraina per rispondere ai bisogni più impellenti di chi si è trovato, da un giorno all’altro, immerso in una tragedia che non ha e non avrà mai alcuna spiegazione plausibile: la guerra. “La rete umanitaria è già attiva, San Giovanni Rotondo c’è e farà la sua parte. Dobbiamo agire con urgenza e responsabilità, per essere certi che quanto raccoglieremo arriverà effettivamente in Ucraina attraverso canali ufficiali. Ripeto, non possiamo agire se non con questa assoluta certezza. Per questo siamo in attesa di ricevere precise direttive dal coordinamento regionale e nazionale. Invito tutti ad attendere ulteriori comunicazioni, in merito alla raccolta effettiva dei beni di prima necessità, rispetto alle procedure con cui metterla in atto” il commento del sindaco Michele Crisetti.

Domani a Cerignola, dalle 19.30 in piazza Matteotti dinanzi al Teatro Mercadante”, su iniziativa della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano e del Comune, si svolgerà un importante momento di riflessione su alcune affermazioni di papa Francesco, secondo il quale “In ogni conflitto la gente è la vera vittima, che paga sulla propria pelle la follia della guerra”. Sulla facciata del Comune di Accadia è stato affisso lo striscione “Accadia ripudia la guerra”. Sit-in della pace anche a Manfredonia in piazza del Popolo a partire dalle 20.

A Cagnano Varano l’amministrazione comunale, in collaborazione con i parroci Don Matteo Graziano e Don Salvatore Ranieri, hanno organizzato una fiaccolata per mercoledì 2 marzo alle 19:30 con partenza dal municipio. “Vi invitiamo, inoltre, ad esporre le bandiere per la pace, come segno di unità e solidarietà alla vicina Ucraina” l’appello del sindaco Michele Di Pumpo. Mercoledì 2 marzo gli ambulanti di Cerignola e San Severo si uniranno in un momento di preghiera presso l’area mercatale del comune ofantino. Ciascuno accenderà una candela davanti al proprio banco sospendendo la vendita per 10 minuti Stessa cosa avverrà giovedì 3 marzo a San Severo. Goia Fenapi ha invitato tutti gli ambulanti, ma anche i clienti, ad aderire all’iniziativa in segno di vicinanza agli ucraini.

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