“Pioggia di bombe”. Provincia di fuoco”. Così scrive oggi il Corriere della Sera in un lungo focus dedicato alla criminalità organizzata foggiana. “Ge
“Pioggia di bombe”. Provincia di fuoco”. Così scrive oggi il Corriere della Sera in un lungo focus dedicato alla criminalità organizzata foggiana. “Gennaio è sempre decisivo (dieci attentati dinamitardi e incendi; due anni fa erano stati otto; l’anno scorso due) per osservare il crinale sul quale lo Stato combatte la criminalità organizzata della provincia di Foggia. Perché in questo mese – scrive ancora il giornale – la quarta mafia tira le somme”.
La testata milanese ha ripercorso gli ultimi atti criminali nel Foggiano, dagli attentati del 2020 fino a quelli di Capodanno 2022. “Il racket è diffuso, le infiltrazioni capillari, lo scioglimenti dei Comuni frequente”. Ci sono anche le parole del questore Paolo Sirna: “Qui si combatte una partita nazionale”.
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Ma il questore ha anche ricordato che i maggiori boss sono in cella a scontare lunghe condanne. “Oggi possiamo affermare che per strada non c’è un capoclan né di primo, né di secondo livello – ha spiegato all’inviato -. Il mito dell’impunità e delle scarcerazioni in tempi rapidi si sta sgretolando. Gli ‘intoccabili’ finiscono in galera e ci restano con lunghe condanne”.
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