“Il Progetto Puglia Green Hydrogen Valley, tra le prime iniziative in Italia per la produzione e il trasporto di idrogeno verde su larga scala, co
“Il Progetto Puglia Green Hydrogen Valley, tra le prime iniziative in Italia per la produzione e il trasporto di idrogeno verde su larga scala, conferma il ruolo di protagonista della nostra regione nella strategia di decarbonizzazione europea.”
E’ quanto ha dichiarato Michele D’Alba, Presidente di Impresa Puglia, nel commentare il progetto, frutto di un ampio partenariato di primarie aziende del settore energetico, che dislocherà tre impianti sul territorio regionale (Brindisi, Cerignola, Taranto) per una produzione, a regime, fino a circa 300 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all’anno, destinato innanzitutto alla mobilità sostenibile ed alle industre manifatturiere dei diversi territori interessati.
“La produzione di energia pulita – ha aggiunto D’Alba – fa parte di quelle eccellenze di notevole incidenza sul prodotto interno lordo e sull’intera economia regionale, a sostegno della quale vanno superate alcune criticità per valorizzare ulteriormente potenzialità e punti di forza non ancora completamente espressi: il mix tra grandi industrie ed un tessuto diffuso di piccole e medie imprese, la posizione strategica della Puglia rispetto alla riva sud del Mediterraneo ed alla prospiciente area Balcanica, il crescente tasso di innovazione e specializzazione dell’industria manifatturiera dei diversi comparti”.“Ecco perché ha concluso il Presidente di Impresa Puglia – l’ulteriore progresso nella filiera delle energie rinnovabili – dove la nostra regione produce già il 25% dell’energia eolica nazionale e il 14% di quella solare – può tradursi non solo in opportunità di sviluppo ed occupazione per le diverse province, ma anche in un ulteriore contributo agli obiettivi dell’Italia definiti con l’Accordo di Parigi per l’aumento di produzione di energia pulita, tenuto conto, inoltre, che l’idrogeno verde costituisce il vettore energetico più compatibile con l’obiettivo di neutralità climatica che l’Unione Europea intende raggiungere entro il 2050”.
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