Visita al Centro di Salute Mentale di Manfredonia

Mens sana in corpore sano. Niente di più veritiero. Ed i casi di disagio psicologico e psichiatrico, purtroppo, sono sempre più in aumento, in parti

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Mens sana in corpore sano. Niente di più veritiero. Ed i casi di disagio psicologico e psichiatrico, purtroppo, sono sempre più in aumento, in particolar modo tra i più giovani. Nei giorni scorsi, con il consigliere regionale Giandiego Gatta e la consigliera comunale Mary Fabrizio, ho visitato una struttura d’eccellenza per la sanità del territorio, il Centro di Salute Mentale di Manfredonia diretto dal dott. Michele Grossi, dove con tanta professionalità ed amore ogni giorno ci si prende cura e si riabilita tutti coloro i quali fino a qualche decennio fa venivano ghettizzati a vita nei manicomi con l’etichetta di “pazzi”.
Una struttura con personale altamente specializzato che potrebbe essere ancor più efficace ed efficiente se si potessero potenziare i servizi di supporto a queste famiglie molto fragili(ad esempio l’operativitá h24 e non solo come centro diurno) con l’ampliamento degli spazi a disposizione, anche in ottica di prevenzione ed integrazione sociale.
Negli anni scorsi, come riferito dal Dott. Grossi, c’erano dei progetti già finanziabili che non hanno visto la luce e che la nuova Amministrazione comunale, assieme all’Asl ed altri Enti di competenza, ritiene opportuno riprendere e realizzare per garantire servizi specialistici vicini alle esigenze dei cittadini, nel percorso che porti al potenziamento dell’Ospedale e della sanità locale.
Abbattere lo stigma delle malattie mentali é una sfida da vincere, come ben ci insegna il “Cavallo blu” di Marco Cavallo (paziente psichiatrico) che voleva rappresentare il simbolo della fine dell’isolamento dei malati mentali, un cavallo di Troia al contrario che portasse fuori dai quei muri la voglia di libertà e vita e umanità di chi ci era costretto dentro.

 

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