Arresti e sequestri nella maxi retata tra Foggia e San Severo. Ritrovate armi e chili di droga

Sabato 15 gennaio, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto – in contemporanea e sotto il coordinamento della Pr

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Sabato 15 gennaio, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto – in contemporanea e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia – una vasta operazione di Polizia Giudiziaria nelle aree più “a rischio” del capoluogo dauno e del Comune di San Severo alla ricerca di armi, droga ed eventuali catturandi. Coinvolti anche i Reparti speciali delle tre Forze di Polizia (Servizio Centrale Operativo, ROS, Reparto Prevenzione Crimine, Carabinieri “Cacciatori di Puglia”, 11° Rgt “Carabinieri Puglia”, Elicotteristi, Reparto Volo di Bari, Cinofili dell’UPGSP di Bari, Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata di Roma e Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata di Bari, Gruppo Pronto Impiego Bari, Reparto Operativo Aeronavale G. di F.),

Si è trattata di un’immediata risposta – in termini di ripristino della legalità e di controllo del territorio da parte delle forze di polizia  – alla recrudescenza degli atti intimidatori a scopo estorsivo attuati nei primi giorni dell’anno a danno di operatori commerciali di Foggia e San Severo. Un’azione ad “alto impatto” che, svoltasi sin dalle prime luci dell’alba, è stata caratterizzata dall’esecuzione di mirate perquisizioni locali. Non sono mancati gli arresti ed i sequestri. In particolare, 4 persone sono state tratte in arresto in flagranza di reato per “traffico di stupefacenti”, perché ciascuno è stato trovato in possesso di un cospicuo quantitativo di sostanze illecite di vario tipo, altri 10 sono stati denunciati a piede libero, a vario titolo, per i reati di “ricettazione”, “resistenza a pubblico ufficiale”, “produzione di articoli contraffatti”, “traffico di sostanze psicotrope” e “detenzione abusiva di munizionamento”.   

Sequestrati quasi di 2 chili di sostanze stupefacenti di diversa tipologia, unitamente a materiale per la lavorazione, il taglio ed il confezionamento (bilancini di precisione, coltelli, macchina per sottovuoto, bustine). Uno degli arrestati è stato anche trovato in possesso di un rilevatore di microspie, prontamente sequestrato. Rinvenute e sequestrate anche le armi: 2 pistole, un centinaio di proiettili e due giubbotti antiproiettile sono stati rinvenuti in un box in stato di abbandono in San Severo e nell’abitazione di un soggetto foggiano.  Nel locale in disuso era occultato anche 1.5 kg di materiale esplodente: oltre un centinaio di pericolosi artifizi collegati in batteria.

A San Severo è stato individuato anche un opificio, vigilato da un impianto di videosorveglianza, dove avveniva la produzione illecita di capi contraffatti di note marche di lusso: decine i capi e le etichette illegali sottoposte a sequestro. Nel corso delle perquisizioni, infine, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro denaro, nonché assegni e carte di debito per oltre 20mila euro, titoli per i quali i sottoposti a controllo non hanno saputo giustificarne il possesso. 

Questi i numeri dell’operazione: 4 denunciati in stato di arresto alla locale Procura della Repubblica, tutti per la violazione dell’art. 73 DPR 309/90; 10 denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Foggia, a vario titolo, per i reati di “ricettazione”, “resistenza a pubblico ufficiale”, “produzione di articoli contraffatti”, “traffico di sostanze stupefacenti” e “detenzione abusiva di munizionamento”. Sotto  sequestro 2 pistole e 97 proiettili vario calibro; 2 giubbotti antiproiettile; oltre 100 artifici esplodenti collegati in batteria del peso di kg. 1,5; 448 grammi di eroina; 123 di cocaina; 313  di hashish; 1.090 di marijuana; 18,5 di metadone; 48 di sostanze da taglio; decine di attrezzi per il taglio ed il confezionamento (bilancini di precisioni, coltelli, macchina per sottovuoto, bustine); 520 euro in contanti; 8 assegni privi di data e/o beneficiario per complessivi 21 mila euro; 6 tra carte di debito e PostePay; un macchinario (pressa) per la produzione e confezionamento di capi di abbigliamento contraffatti, unitamente a 25 etichette di note marche e 39 capi contraffatti; un impianto di videosorveglianza (3 telecamere e 1 hd) e un rilevatore di microspie. 

Gli arrestati non possono essere considerati colpevoli fino alla (eventuale) pronuncia di una sentenza di condanna passata in giudicato. Gli arresti eseguiti dalle forze di polizia operanti sono attualmente al vaglio della competente autorità giudiziaria, che si determinerà nei termini previsti dalla vigente normativa. 

 

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