Superstrada del Gargano, dossier del progetto bypassa il Gino Lisa

Il dossier di progetto per il completamento della Superstrada del Gargano ‘bypassa’ il 'Gino Lisa'. Nel primo paragrafo dedicato alle ragioni dell’ope

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Il dossier di progetto per il completamento della Superstrada del Gargano ‘bypassa’ il ‘Gino Lisa’. Nel primo paragrafo dedicato alle ragioni dell’opera e al suo inquadramento, la nuova ‘Garganica’ si incardina in una rete infrastrutturale composta dall’A14, dalla linea Adriatica e dall’aeroporto Karol Wojtyla di Bari-Palese. E l’aeroporto di Foggia ‘sparisce’.

“Il completamento del collegamento fra SS693 e SS89 – si legge a pagina 5 – mira, innanzitutto, a mettere a sistema la viabilità locale con le importanti infrastrutture già presenti sul territorio regionale: l’Autostrada A14 Bologna-Taranto, in corrispondenza dello svincolo di Poggio Imperiale; la linea ferroviaria Bologna-Bari-Lecce, importante arteria nazionale di collegamento nord-sud del trasporto pubblico su ferro; l’aeroporto di Bari, tra i principali aeroporti italiani nonché il principale aeroporto pugliese”.

Il dossier è marchiato ‘Dibattito Pubblico Garganica’, coordinato da Avventura Urbana Srl di Torino, e Anas Gruppo Fs Italiane, soggetto attuatore. La scheda è stata riportata anche nella cartella stampa curata da Comin & Partners, agenzia che cura la comunicazione per il dibattito pubblico sulla Garganica, consegnata oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione del percorso di confronto con la cittadinanza per discutere le ragioni dell’opera, la sua opportunità, raccogliere osservazioni e proposte e valutare le diverse soluzioni progettuali studiate dall’Anas.

Anche lì, non è menzionato l’aeroporto ‘Gino Lisa’. Il dettaglio non è sfuggito ai partecipanti e ha fatto sobbalzare dalla sedia Pasquale Cataneo che con il Movimento 24 Agosto – Equità territoriale e la Fast Confsal si è sempre occupato della spinosa vertenza dei trasporti.

Nell’ottica del progetto è un particolare decisamente trascurabile, ma fa un certo effetto leggere che non venga minimamente considerato nella mappa delle infrastrutture. Che si tratti o meno di una ‘svista’, considerato che una menzione non avrebbe fatto torto a nessuno, rende l’idea di quale sia la percezione all’esterno di un aeroporto in cui, per il momento, atterrano solo voli di aviazione generale.

Far passare il messaggio che la grande opera possa agevolare i collegamenti con l’aeroporto di Bari, quantomeno a livello promozionale, non contribuisce al rilancio dello scalo della Capitanata che ambisce a diventare in primis l’aeroporto del Gargano, abbinando il suo nome a un brand conosciuto e certamente più riconoscibile a livello internazionale.

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