Giornata degli alberi: +1% la copertura forestale in Italia dal 2015

Dal 2015 al 2020 la copertura forestale in Italia è aumentata di quasi un punto percentuale (dal 30,8 al 31,7 per cento), più che in qualsiasi altro P

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Dal 2015 al 2020 la copertura forestale in Italia è aumentata di quasi un punto percentuale (dal 30,8 al 31,7 per cento), più che in qualsiasi altro Paese in Europa, e al di sopra di nazioni a tradizionale vocazione boschiva come la Germania (31 per cento) e la Svizzera (31 per cento).

Lo ha reso noto in un comunicato la ong Ambiente Mare Italia (Ami), in occasione della Giornata nazionale degli alberi, che si celebra domenica 21 novembre.

Circa il 30 per cento delle terre emerse del Pianeta è coperto da boschi, ricorda la ong, per un’estensione totale di quasi 4 miliardi di ettari. Fonti FAO avvertono però che ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari l’anno. Solo nel 2019, se ne sono persi ben 26 milioni di ettari.

Secondo l’European Forest Fire Information System (Effis), dall’inizio dell’anno a luglio nella nostra Penisola erano bruciati 102.933 ettari di terreno. La situazione, da agosto è andata peggiorando, a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il Sud, arrivando a 158.000 ettari complessivi.

Secondo il Rapporto 2021 sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), nel 2019 il nostro Paese era il primo per numero di morti per biossido di azoto, circa 10.640 nel 2019, ed è il secondo dopo la Germania per i rischi da particolato fine PM2,5, 49.900 morti.

“Il nostro Paese ha bisogno di diffuse e condivise politiche di forestazione urbana e periurbana -, avverte il Presidente di Ami, Alessandro Botti -. Le foreste urbane e periurbane sono la soluzione per il contrasto dell’inquinamento da biossido di azoto e permettono un netto miglioramento della qualità della vita”.

Amazzonia: +22% di deforestazione nell’ultimo anno, record dal 2006. La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è aumentata di quasi il 22% tra agosto 2020 e luglio 2021, rispetto al periodo precedente, stabilendo un record negli ultimi 15 anni, secondo una stima ufficiale pubblicata giovedì. Il disboscamento nella foresta pluviale più grande del mondo ha totalizzato 13.235 km2 nel periodo 2020-2021, il valore più alto dal 2005-2006 (14.286 km2), secondo i dati del sistema di monitoraggio della deforestazione PRODES dell’Istituto Nazionale di Ricerca Spaziale (INPE) del Brasile.

Italia, nel 2021 bruciati 158.000 ettari di boschi. Nell’estate del 2021 in Italia sono bruciati 158 mila ettari di boschi. Di questi, 40 mila erano in aree tutelate da Rete Natura 2000, la rete delle aree protette dell’Unione europea, colpite da 510 roghi. L’87% degli eventi è avvenuto in Sicilia, Sardegna e Calabria. Lo rivela il Report Foreste 2021 di Legambiente, diffuso giovedì in occasione della Giornata nazionale degli alberi, domenica 21 novembre.

Negli ultimi dieci anni la superficie boschiva in Italia è aumentata di circa 587 mila ettari, e oggi ammonta a oltre 11 milioni di ettari. L’anidride carbonica assorbita dalle nostre foreste ha visto un incremento di 290 milioni di tonnellate.

Ma i nuovi Forest Reference Levels adottati dalla Commissione Europea prevedono che, mantenendo invariate le attuali modalità di gestione forestale (età e intensità dei tagli, modalità di rinnovazione della foresta, specie prelevate), tra il 2021 e il 2025 la quantità di CO2 assorbita nelle foreste e nei prodotti legnosi in Italia si ridurrà di circa il 7% rispetto al periodo di riferimento 2000-2009.

Le aree verdi nelle zone costruite nel nostro Paese rappresentano appena il 7,8%, e gli ultimi dati Istat sul verde pubblico in Italia rivelano una sostanziale stasi nei Comuni capoluoghi di provincia, con una media nazionale intorno al 3%.

Appena 8 su 109 (il 7%) i capoluoghi italiani che dichiarano di avere elaborato un Piano del verde.

“Come dimostrano i roghi dell’estate 2021, servono politiche adeguate per tutelare i boschi e le foreste, perciò basta a ritardi nell’approvazione della Strategia Forestale Nazionale – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette e Biodiversità di Legambiente -. Gli impegni annunciati alla Cop26 di Glasgow per invertire la deforestazione devono tradursi in una strategia integrata, nel più ampio quadro di contrasto ai cambiamenti climatici”.

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