I dati delle ultime settimane sono chiari. La situazione epidemiologica in Italia è in progressivo, seppur lento peggioramento. Nell'ultimo monito
I dati delle ultime settimane sono chiari. La situazione epidemiologica in Italia è in progressivo, seppur lento peggioramento. Nell’ultimo monitoraggio della Cabina di Regia, l’incidenza è salita a 78 casi per 100mila abitanti e l’indice rt sopra l’1,2. Quel che accadrà nelle prossime settimane è ancora difficile da prevedere, anche se è lecito pensare a una ulteriore recrudescenza dell’epidemia. Ma ci sono altri dati che evidenziano come la situazione in Italia sia meno critica rispetto a quanto si possa pensare.
Per confermare questo assunto, è opportuno raffrontare alcuni dati relativi al 2020 con quelli degli ultimi 47 giorni. Un anno fa l’Italia, così come la Puglia, era in piena seconda ondata. I casi e i ricoveri erano in costante aumento, per poi continuare a peggiorare nelle successive settimane fino al periodo natalizio in cui il Governo decise di mettere in zona rossa l’intero paese con il coprifuoco alle ore 22. Circoscrivendo l’analisi alla sola Puglia, si può notare come nel periodo 1 ottobre-16 novembre del 2020 (ottobre fu il mese in cui la curva dei contagi iniziò a salire vertiginosamente) i casi di Covid accertati furono 27.675, con una media di quasi 589 nuovi positivi al giorno. Quel che va evidenziato è anche il numero dei tamponi effettuati, 257.128, per un tasso di positività complessivo del 10,76%. Nello stesso periodo relativo al 2021, in Puglia si sono registrati 7469 casi su 818274 tamponi, con una media giornaliera di 47 casi e un tasso di positività dello 0,91%. La differenza dei dati è resa ancor più imponente se si considera che lo scorso anno la variante Alpha era predominante, mentre da circa tre mesi in Italia, come in Puglia, domina la variante Delta, assai più contagiosa. Non cambia la sostanza spostando l’analisi sull’incidenza: il 16 novembre di un anno fa la Puglia faceva registrare 228 casi per 100mila abitanti, fino a raggiungere il picco di 279 casi, registrato il 6 dicembre. Attualmente, invece, l’ultima incidenza registrata oggi è di 38,6 casi. Più in generale, è dal 26 maggio scorso (52,1) che il numero di casi per 100mila abitanti non supera la soglia critica – prima che il nuovo decreto cambiasse i parametri che determinano il cambio di colore – necessaria per restare in zona bianca.
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