"Barletta è piena di st***zi". È un messaggio che fa discutere quello scelto dalla Barsa, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti
“Barletta è piena di st***zi”. È un messaggio che fa discutere quello scelto dalla Barsa, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Barletta, per sollevare l’attenzione su un’emergenza: quella legata alla mancata pulizia dei marciapiedi dalle feci dei cani. Un’azione che, a giudicare dall’allarme lanciato da Barsa, raramente viene eseguita. Tanto da precisare che gli “st***zi* sono “quelli che non puliscono le feci dei propri cani”.Non passa inosservata sui cartelloni affissi in città – divisi tra viale Regina Elena, a pochi passi dal Castello Svevo, e viale Ippocrate – l’assenza del logo del Comune, legata a dettagli burocratici (Barletta è commissariata dallo scorso 15 ottobre) come spiegano dall’azienda. Il progetto era stato sottoposto alla valutazione dell’amministrazione proprio negli ultimi giorni di vita della giunta Cannito e per evitare rinvii nell’avvio della campagna di comunicazione il simbolo della città è stato occultato, come ben visibile sui manifesti.Quello rivolto agli indisciplinati proprietari dei cani in città non è l’unico messaggio scelto da Barsa per chiedere maggiore cura verso il bene pubblico: nell’altro manifesto affisso in città, infatti, si vede un salotto allestito nel rivellino del Castello, con una donna su un divano circondato da rifiuti. “Barletta è casa tua – la didascalia che accompagna la foto – se sporchi non sei incivile, sei deficiente”.
COMMENTI