Manfredonia riciclona: fra i quattro migliori comuni per la raccolta differenziata

MANFREDONIA nel Gota dei ricicloni pugliesi. Per la prima volta il comune di Manfredonia è entrato a far parte dei 113 comuni più virtuosi in fatto di

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MANFREDONIA nel Gota dei ricicloni pugliesi. Per la prima volta il comune di Manfredonia è entrato a far parte dei 113 comuni più virtuosi in fatto di gestione dei rifiuti urbani per aver superato la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata e aver contenuto altresì la produzione pro capite di residuo secco.

LA CONSACRAZIONE nel corso della 13esima edizione del rapporto “Comuni ricicloni 2021”, una iniziativa promossa da Legambiente Puglia col patrocinio della Regione Puglia e Anci Puglia, con l’obiettivo di premiare le migliori esperienze dei comuni del territorio inerenti alla gestione dei rifiuti e dunque valorizzando e premiando l’efficienza e la innovazione tecnologica nella raccolta dei rifiuti, la differenziazione delle singole frazioni e il corretto smaltimento e riutilizzo.

«UN RISULTATO di rilievo – ha commentato l’Amministratore unico di Ase, Raphael Rossi – conseguito grazie alla collaborazione tra cittadini e Azienda servizi ecologici che cura la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani. Manfredonia è risultata tra i quattro migliori comuni per la raccolta differenziata della Puglia. Il riconoscimento di Legambiente è tanto più rilevante in quanto il premio conferito a Manfredonia riguarda la categoria dei comuni più estesi per popolazione. La corretta e intensa raccolta differenziata dei rifiuti urbani – spiega l’AU Rossi – oltre agli evidenti aspetti diretti inerenti all’igiene e al decoro urbano, produce sostanziali riflessi sull’ambiente anche per quello che riguarda le emissioni in atmosfera per le influenze sui cambiamenti climatici che tanto giustamente preoccupano i governanti del Mondo. Il carbonio presente nel rifiuto organico – chiarisce – se incendiato o smaltito in discarica, finisce sostanzialmente nell’atmosfera con le conseguenze ben note, mentre se inviato a riciclo, si trasforma in compost che può essere usato in agricoltura per arricchire la terra favorendo l’umidità dei terreni. Di qui l’importanza, come i disastri climatici e i dissesti idrogeologici evidenziano, di fare raccolta differenziata come contributo alla cura del clima e dunque della Terra».

CIASCUN TIPO di rifiuto ha un suo procedimento di smaltimento. Che inizia dalla separazione dei materiali che vengono scartati e dunque umido, carta, vetro, plastica, metallo, per ciascuno dei quali, per la loro raccolta cittadina, sono stati predisposti contenitori di differenti colori. E mentre per la carta, il vetro, il metallo e la stessa plastica, i procedimenti di smaltimento sono ben definiti e consentono il recupero di buona parte di quei materiali utilizzati per essere riciclati sotto altre forme, per l’organico, le cose sono più complicate.

OLTRE ALLA PUZZA, l’umido è soggetto a fermentazione che si disperde nell’aria. Per questo la lavorazione avviene in contenitori sigillati nei quali miliardi di batteri digeriscono la materia organica producendo biogas e un residuo semisolido che è il compost. Il biogas viene utilizzato per produrre energia, mentre il compost viene ritirato dai coltivatori per spargerlo sui terreni. Un processo che andrebbe intensificato considerato che dei trenta milioni di tonnellate di rifiuti urbani che si producono in Italia, un terzo sono rifiuti organici dei quali solo il 25 per cento sono riciclarti.

Michele Apollonio

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