Manovra, reddito di cittadinanza e opzione donna 2022: che cosa cambia. Questa mattina si è tenuta a palazzo Chigi una riunione con il premier Mario D
Manovra, reddito di cittadinanza e opzione donna 2022: che cosa cambia. Questa mattina si è tenuta a palazzo Chigi una riunione con il premier Mario Draghi e i ministri Andrea Orlando, Stefano Patuanelli e Renato Brunetta. Erano presenti anche Roberto Garofoli e tecnici del Mef.
Rispetto al testo iniziale della manovra, riferiscono fonti di governo all’Adnkronos, ci sono modifiche su opzione donna (criteri anagrafici ritornano a versione precedente). Sul reddito di cittadinanza è previsto il decalage dalla prima offerta rifiutata e la sospensione dalla seconda offerta rifiutata.
Quanto all’ipotesi di un nuovo Cdm circolata in queste ore, le stesse fonti spiegano che al momento non sarebbe prevista una nuova riunione sulla manovra.
Orlando
“Sostanzialmente si è consolidato e precisato il testo uscito dal Cdm. Non ci sono grandi novità rispetto a decisioni assunte”, ha fatto sapere il ministro del Lavoro Orlando a margine della conferenza stampa di presentazione del Rapporto del Comitato scientifico presieduto da Chiara Saraceno. “Sono ottimista che alcuni interventi che incrociano alcuni temi già presenti nella manovra di bilancio possano essere utili per definire nel dettaglio alcune scelte già compiute; ce ne sono altre che hanno invece una valenza di buon senso e possono essere recepite rapidamente e altre, con valenza politica più impattante, su cui le forze politiche faranno le loro valutazioni: mi auguro che quelle del centro sinistra condividano l’impianto delle proposte, ma è una verifica ancora tutta da fare “, conclude Orlando.
Patuanelli
“Il tavolo di questa mattina era legato ad alcuni elementi di dettaglio delle modifiche che la legge di bilancio propone per il Reddito di cittadinanza, in particolare per noi era fondamentale che il decalage partisse da un elemento di decisione presa dal percettore e non in modo automatico perché è chiaro che noi puntiamo a ricollocare tutte le persone che sono occupabili, che hanno accesso al Reddito di cittadinanza ma il decalage non può partire dopo tre mesi ad esempio, e quindi questa nostra proposta è stata accolta decalage partirà dopo la prima domanda di contratto congruo rifiutata”, ha affermato il ministro delle Politiche agricole Patuanelli a margine di una conferenza stampa sul prosecco al Mipaaf. “Tutto il resto delle disposizioni già previste nella richiesta della legge di bilancio, come uscito dal Consiglio dei ministri, rimangono inalterate. Ma per noi era fondamentale che il decalage partisse dopo il primo rifiuto e non in modo automatico”, ha ribadito.
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