Antonio Facenna aveva soltanto 24 anni, quando l'alluvione che colpì il Gargano, lo travolse mentre percorreva il tragitto che collega Vico del Gargan
Antonio Facenna aveva soltanto 24 anni, quando l’alluvione che colpì il Gargano, lo travolse mentre percorreva il tragitto che collega Vico del Gargano a Coppa Rossa, dove il giovane allevatore lavorava nell’azienda di famiglia. Era il 3 settembre. Pochi giorni dopo il suo corpo fu ritrovato dove fu rinvenuto la sua auto, sommersa dal fango a ridosso del lago di Varano.
Facenna era un grande lavoratore, ma soprattutto un giovane che amava il Gargano, terra in cui era nato e nella quale aveva deciso di vivere e lavorare. Con l’azienda di famiglia produceva caciocavallo podolico. Il suo sorriso che trasudava allegria e gioia di vivere, non è stato dimenticato dalla comunità di Carpino, che nella giornata di oggi gli ha tributato il suo omaggio inaugurando un monumento, collocato all’ingresso del paese, finanziato da un imprenditore.
“In questo posto, all’ingresso del paese, questo simbolo è visibile a tutti noi sempre. Un imprenditore rimasto colpito da questa tragica vicenda, sin da subito si è reso disponibile per realizzare questa opera che oggi vede la luce. Antonio, con la sua scelta di vita, rappresenta per tutti noi un simbolo. Un segnale importante rivolto anche a tanti ragazzi del nostro territorio”, ha dichiarato il sindaco Rocco Di Brina.
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