E' allarme occupazione tra gli operatori delle agenzie di viaggio e dei tour operator per la scadenza ormai al termine della cassa integrazione. A ris
E’ allarme occupazione tra gli operatori delle agenzie di viaggio e dei tour operator per la scadenza ormai al termine della cassa integrazione. A rischio ci sono 40 mila lavoratori segnala la Fiavet. “Le 28 settimane di cig si avviano verso la scadenza (al massimo entro ottobre) e le aziende chiedono che per settori che non ancora sono ripartiti come le agenzie di viaggio la cig possa essere allungata”, afferma Ivana Jelinic, presidente Fiavet, interpellata dall’Adnkronos in occasione della Giornata Internazionale del Turismo della Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite.
“Il governo sta valutando una proroga di 6/8 settimane – spiega – ma si arriva sempre all’ultimo momento e questo genera enorme preoccupazione sia negli imprenditori che nei lavoratori per il timore di licenziamenti di massa”. In questo settore sono occupate circa 80 mila persone ma “c’è il rischio che almeno metà possa non essere riconfermato. E’ un pericolo serio anche per le imprese perché forse qualcuno ha pensato che uno specialista dell’Asia o degli Usa, potesse improvvisarsi come venditore della Costiera Amalfitana. Questo non è possibile. Professionalità e competenze che generano una parte importante dell’economia italiana”.
Dunque “lo Stato corre il rischio di trovarsi con decine di migliaia di disoccupati ai quali poi dovrà provvedere” aggiunge Jelinic. “Con la cassa integrazione bisogna arrivare quantomeno a fine anno, – sostiene – ma tutto sarà condizionato dalla effettiva riapertura dei mercati perché se le aziende continuano ad avere vincoli imposti da chiusure e se non si è in grado abbattere le restrizioni, il sistema turistico non riparte”.
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