Fu costruita nel 1554 da Giorgio De Angelis per volere testamentario del canonico manfredoniano Durando de Monte e dedicata a San Matteo Apostolo. A r
Fu costruita nel 1554 da Giorgio De Angelis per volere testamentario del canonico manfredoniano Durando de Monte e dedicata a San Matteo Apostolo. A ricordo della sua fondazione sul fronte della chiesa è posta una lapide.
La chiesta è importante perché l’arcivescovo fr. Dionisio De Robertis nel 1555 vi tenne un primo Sinodo diocesano; un secondo nel 1567 fu tenuto dall’Arcivescovo Tolomeo Gallio, un terzo nel 1588 dc un quarto nel 1592 dal cardinale Domenico Ginnasio. La donazione della casa di donna Isabella de Florio, che fu poi trasformata in chiesa di Santa Chiara e monastero, avvenne in questa chiesta il 21 novembre 1592 alla presenza del vescovo Domenico Ginnasio.
Fu anticamente chiamata anche chiesa dei “Calzolai” perché l’Arcivescovo Tiberio Muscettola vi istituì la Congregazione dei calzolai nel 1687. Fu sede dell’Arciconfraternita della Morte e dell’Orazione sotto il patrocinio di San Matteo Apostolo e Maria SS. Dell’Incoronata. Il re Gioacchino Murat visitò Manfredonia ed altre città del reame nel marzo 1813. Nell’occasione il priore dell’Associazione di San Matteo, Francesco Saverio Landini, chiese ed ottenne in donazione dal re Murat il diruto convento dei Cappuccini per costituirvi una chiesa ed un cimitero.
Con lettera del 2 luglio 1813 l’Intendente di Foggia comunicava al Sindaco di Manfredonia, Gian Tommaso Giordani, l’avvenuta donazione sovrana, donazione poi confermata dal re Ferdinando I con decreto del 02.09.1816.
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