Ha finalmente un nome e un volto il ragazzino che, nell’ultimo periodo, si è reso protagonista, talvolta unitamente ad altri, delle diverse rapine a d
Ha finalmente un nome e un volto il ragazzino che, nell’ultimo periodo, si è reso protagonista, talvolta unitamente ad altri, delle diverse rapine a danno di esercizi commerciali di Manfredonia.
I registratori di cassa di cartolibrerie e negozi di generi vari erano gli obiettivi preferiti del ragazzino. Tanto da indurre i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri, ad organizzare un servizio ad hoc per prevenire la commissione di reati predatori.
Così, su segnalazione di un cittadino, i militari sono intervenuti in via Elvio Giustino, dove era stata perpetrata una rapina ai danni dell’esercizio commerciale ‘Deter Più’.
Ancora una volta il rapinatore, approfittando dell’imbrunire e della presenza delle sole commesse al lavoro – travisato e con arma in pugno – aveva asportato il registratore con all’interno l’incasso giornaliero. Ma questa volta la fortuna gli ha voltato le spalle.
Con stupore, i carabinieri hanno notato, poco distante dal luogo della rapina, due giovani del luogo nell’intento di bloccare, non senza difficoltà, il rapinatore ancora con l’arma tra le mani. I militari sono intervenuti immediatamente disarmando e bloccando definitivamente il giovane malfattore, accompagnandolo in caserma.
Il giovane, al momento del controllo, era sprovvisto di documenti e solo dopo alcuni accertamenti si è scoperto, che il ragazzo in realtà non era altro che un adolescente del luogo, non ancora quattordicenne, che era riuscito a seminare attimi di paura nel quartiere.
E’ stato accertato che quell’arma, intravista anche dai filmati delle telecamere di sorveglianza in occasione di altre rapine commesse nei giorni precedenti, non era altro che una scacciacani priva del tappo rosso.
A questo punto i carabinieri hanno contattato i genitori, cui hanno riaffidato il ragazzo. A quel punto, il minore, non ancora imputabile, ha ammesso candidamente di aver commesso, oltre a quella in questione, diverse rapine in Manfredonia nell’ultimo periodo ed in particolare quelle perpetrate ai danni delle cartolibrerie Bernini e Tuppi. Lo stesso ha raccontato di aver commesso queste rapine per futili motivi, ed è scoppiato in lacrime.
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