Rispetto alla denuncia presentata presso la Procura della Repubblica di Foggia da parte di Matteo Biancofiore nei confronti del presidente Damiano Gel
Rispetto alla denuncia presentata presso la Procura della Repubblica di Foggia da parte di Matteo Biancofiore nei confronti del presidente Damiano Gelsomino, la Confcommercio Foggia precisa che il richiamato comma 4 dell’art. 24 dello Statuto Confcommercio va considerato nella sua interezza.
Ergo, “nel primo comma dell’articolo viene disposto che in “seconda convocazione l’Assemblea è costituita qualunque sia il numero dei presenti”, nel quarto comma viene disposto che “è necessaria la presenza di componenti dell’Assemblea che disponga almeno del 50% più uno dei voti complessivi”.
Dunque, sottolinea la Confcommercio, “come più volte chiarito il 50% più uno non è riferito alla pluralità dei soci, bensì al numero dei presenti in Assemblea (termine utilizzato al primo comma) che poi delibera con il 50% più uno dei rappresentanti della sessione. Si tratta della corretta interpretazione della norma statutaria contenuta nel 4^ comma in coerenza con la statuizione del primo comma che è stata fatta anche dal notaio segretario dell’assemblea, peraltro assistito dalla necessaria presenza dell’allora direttore Biagio Di Iasio. Le modifiche apportate e approvate in sede assembleare sono state fatte per uniformare lo Statuto provinciale a quello della Confcommercio nazionale, analogamente a quanto fatto più volte anche negli anni passati dai precedenti presidenti, con un iter procedurale ben definito. Non si è trattato di decisioni assunte all’ultimo minuto a vantaggio di qualcuno, tanto è vero che le variazioni statutarie sottoposte al vaglio dell’Assemblea sono state approvate all’unanimità dalla Giunta sin da novembre 2020, senza che nessuno palesasse dubbi o perplessità”
La Confcommercio conclude: “Fatte queste dovute precisazioni, la Confcommercio di Foggia oggi è a disposizione di chiunque, dalla Magistratura al singolo socio, pronta a dimostrare la coerenza delle decisioni assunte, la regolarità e la correttezza amministrativa di ogni suo atto. Sicura di questo – e in ossequio a quei principi di legalità e trasparenza tanto pubblicamente evocati – è pronta a mettere a disposizione anche tutti i suoi archivi”.
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