Continua a essere critica la situazione sul Monte Cornacchia, tra i comuni di Biccari e Faeto, dove è tuttora in corso un incendio divampato nel tardo
Continua a essere critica la situazione sul Monte Cornacchia, tra i comuni di Biccari e Faeto, dove è tuttora in corso un incendio divampato nel tardo pomeriggio di ieri.
Le fiamme nella notte hanno continuato a bruciare vegetazione, favorite anche dal forte vento: “Purtroppo, il posto è impervio e rende complessa l’organizzazione dei soccorsi” aveva detto questa mattina il sindaco Gianfilippo Mignogna.
Da ormai molte ore un fireboss (che fa rifornimento all’Amendola) continua ad effettuare lanci d’acqua e liquito ritardante, come documentato dalle immagini girate da Faeto da Ennio Mascia. Stanno operando sul posto più squadre dei vigli del fuoco, gli operatori Arif e i volontari.
Le fiamme si sono estese fino a pochi metri dal rifugio, lambendo il punto più alto della Puglia. E’ di 50 ettari di bosco e 30 ettari di sterpaglie e macchia, il bilancio dei danni provocati dal rogo.
“Le azioni sconsiderate di gente senza scrupoli rischiano di farci perdere quel “polmone verde” che da secoli ci garantisce bellezza ed aria pura .Grazie al lavoro proficuo ed incessante dei vigili del fuoco e dei volontari che, mi preme sottolinearlo, mettono a rischio la propria incolumità, la situazione è ora sotto controllo” il commento del sindaco di Castelluccio Valmaggiore, Rocco Grilli. “La mia solidarietà anche ai colleghi sindaci di Faeto, Roseto Valfortore e Biccari, con i quali ho condiviso la rabbia e la preoccupazione per situazioni che purtroppo si ripresentano spesso in questo periodo dell’anno”.
“Il nostro Monte resiste. La cima più alta della Puglia è stata solo sfiorata dal fuoco. Tutto intorno però solo cenere e fumo. Per tanti, troppi ettari. Vigili del Fuoco, Arif e operatori del RCB – Radio Club Biccari sono ancora a lavoro. Dall’alto un fire-boss continua fare lanci d’acqua per circoscrivere il fronte del fuoco. Il vento forte non aiuta” il commento del primo cittadino di Biccari, Gianfilippo Mignogna.
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