Messaggio dell’Arcivescovo Padre Franco Moscone in seguito all’atto intimidatorio ai danni di Raphael Rossi “Tra noi, la cultura della minaccia cor
Messaggio dell’Arcivescovo Padre Franco Moscone in seguito all’atto intimidatorio ai danni di Raphael Rossi
“Tra noi, la cultura della minaccia corrisponde all’agire della mafia e della criminalità organizzata in genere; mentre la paura è la risposta omertosa e malata della società civile, che pensando di difendersi, si dà per sconfitta di fronte al male. In questo modo, giorno dopo giorno, assistiamo all’impoverimento del nostro territorio, sempre più caratterizzato da meno servizi, meno infrastrutture, meno lavoro e meno prospettive per tutti. Questa situazione causa una “desertificazione strisciante”, ossia la fuga dei giovani dal sud Italia”
(Messaggio sulla legalità per la Quaresima 2020 dei Vescovi di Capitanata)
Queste parole scritte insieme ai confratelli Vescovi di Capitanata mi sono risuonate nel cuore dinanzi alla notizia dell’ennesimo atto intimidatorio a danno di chi cerca di fare il proprio lavoro cercando di analizzare, pianificare, intervenire portare avanti la trasparenza, la legalità.
Riprendendo ancora il titolo del Messaggio citato e facendo ancora risuonare le parole del profeta con forza ripeto che come Chiesa “per amore del mio popolo non tacerò” (Cfr Isaia 62,1).
Non possiamo tacere oggi davanti all’ennesimo atto questa volta a danno del dott. Raphael Rossi, Amministratore Unico di ASE Spa a cui va tutta la mia personale solidarietà e di tutta la Chiesa Diocesana.
Il lavoro di un’azienda municipalizzata così grande che si occupa di diversi Comuni della Capitanata, in un momento storico particolare per la stessa Capitanata in cui proliferano i Comuni sotto il riflettore di analisi di possibili infiltrazioni mafiose, richiede coraggio, competenza e determinazione.
Al dott. Rossi e quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le istituzioni, ad ogni titolo e grado, per la lotta alla trasparenza e legalità, dico: coraggio, è la strada giusta!
Si lo è, ne abbiamo conferma da più parti. Non saranno atti intimidatori a fermare un movimento di rinascita che tanti dal basso nelle nostre terre chiedono. Certi atti intimidatori anzi confermano di essere sulla strada giusta, di aver toccato punti e situazioni dolenti.
Coraggio a tutti gli operatori di pace, legalità e trasparenza. Coraggio, andiamo avanti, siamo sulla strada giusta.
p. Franco Moscone crs
Arcivescovo
COMMENTI