Il 2020 conta oltre 7200 incidenti stradali con lesioni e 160 vittime in Puglia, ma è la provincia di Foggia a registrare un indice di mortalità più a
Il 2020 conta oltre 7200 incidenti stradali con lesioni e 160 vittime in Puglia, ma è la provincia di Foggia a registrare un indice di mortalità più alto. E’ quanto emerge dal report sull’incidentalità stradale predisposto dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset).
Stando ai numeri, la diffusione della Covid 19 ha prodotto ripercussioni sia sulla mobilità sostenibile, sia sull’incidentalità stradale. L’anno della pandemia, con l’imposizione dei blocchi alla circolazione, ha da un lato accelerato l’introduzione di veicoli di micro-mobilità, dall’altro ha fatto registrare un decremento dell’incidentalità stradale e della mortalità mai visto prima. Per questa ragione l’analisi dell’incidentalità stradale 2020, in diverse occasioni e in termini di comparazione con l’anno precedente, ha tenuto conto sia dei periodi influenzati dalle diverse tipologie di restrizione per il Covid 19, sia dei periodi di libera circolazione.
La regione Puglia nel 2020 è stata teatro di 7.265 incidenti stradali con lesioni, con una media di 605 incidenti al mese, che hanno provocato 160 vittime (119 conducenti, 29 persone trasportate, 12 pedoni) e 11.408 feriti. Rispetto al 2019 si è registrato un calo dell’incidentalità (-24,9%), della mortalità (- 22,7%) e del numero dei feriti (-29,4%).
Più della metà dei morti e degli incidenti stradali del 2020 sono stati registrati nei mesi di libera circolazione (gennaio, febbraio, luglio, agosto e settembre); rispetto allo stesso periodo del 2019 si è registrato un incremento del numero dei sinistri pari all’1,3% e una riduzione nel numero di morti pari all’8,7% e al numero di feriti pari all’1,6%. Nei mesi di restrizione Covid (marzo, aprile maggio, novembre e dicembre) l’incidentalità è calata del 53,4%, la mortalità del 36,4% e i feriti del 61,0%; nei due mesi di parziale restrizione Covid (giugno e ottobre) l’incidentalità è calata del 22,2%, la mortalità del 28,9% e i feriti del 24,4%,
Per il 2020 la maglia nera della mortalità spetta all’area metropolitana di Bari con 46 decessi, seguita dalla provincia di Foggia con 37 morti. Rispetto al 2019 si è registrato un calo della mortalità del 22,0% per l’area metropolitana di Bari e del 17,8% per la provincia di Foggia.
Spostando l’analisi dei dati dell’incidentalità riferiti al solo periodo di “libera circolazione” è confermato che il
maggior numero di incidenti si è concentrato nell’area metropolitana di Bari (36,1%), seguita dalla provincia di
Lecce (20,0%) e dalla provincia di Taranto (13,1%); per quel che concerne la mortalità, invece, è la provincia
di Foggia a registrare il maggior numero di deceduti (31,0%), seguita dalla città metropolitana di Bari (23,8%)
e dalla BAT (19,0%) mentre la provincia di brindisi ha registrato il valore più basso (3,6%).
Nel Foggiano, nel dettaglio, sono stati 898 gli incidenti stradali, che hanno mietuto 37 vittime e provocato 1599 feriti. La maggior parte dei sinistri è stata registrata all’interno dei centri abitati (69,7%), il 29,6% fuori dall’abitato e solo lo 0,7% in autostrada. Tuttavia il più alto numero di vittime si è concentrato fuori dall’abitato (71,2%), seguono i centri urbani (26,3%) e le autostrade (2,5%).
Le strade provinciali hanno registrato il 18,3% dei sinistri che hanno provocato il 35,6% dei morti e il 19,9% dei feriti. Rispetto al 2019 si è registrato un decremento degli incidenti pari al 23,1%, del numero dei morti pari al 38,0% e dei feriti pari al 34,7%.
Le strade statali sono state teatro del 10,2% dei sinistri che hanno provocato il 31,3% dei morti e l’11,7% dei feriti. Rispetto al 2019 si è registrato un decremento degli incidenti pari al 28,0% e dei feriti pari al 34,7%, mentre la mortalità ha registrato un aumento del 2,0%.
Nel 54,4% dei casi l’incidente mortale si è verificato tra due o più veicoli, nel 36,6% dei casi si è registrato l’incidente a veicolo isolato e nel 9,0% dei casi si è trattato di investimento di pedone. Tra i deceduti il 54,1% dei conducenti era alla guida di autovettura, il 23,8% alla guida di un motociclo, il 7,4% alla guida di bicicletta, il 3,3% alla guida di autocarro/autoarticolato, il 2,5% alla guida di un ciclomotore e l’1,8% alla guida di una bicicletta elettrica.
Anche nel 2020 tra le principali circostanze presunte di incidente stradale mortale sulle strade extraurbane si è registrato il mancato rispetto dei limiti di velocità o l’eccesso di velocità, la distrazione alla guida ed il mancato rispetto della distanza di sicurezza; nei centri abitati il mancato rispetto della precedenza, del segnale di stop o della segnaletica semaforica, assieme a distrazione ed eccesso di velocità.
“Le direttive del Governo e della Regione Puglia prevedono di ridurre del 50% il numero di incidenti e delle vittime della strada entro il 2030 – dichiara Elio Sannicandro, direttore di Asset – mentre entro il 2050, secondo le direttive europee, l’obiettivo prevede di impedire del tutto la mortalità. Obiettivi importanti a cui Asset contribuisce con diverse iniziative a supporto del dipartimento regionale dei Trasporti per migliorare la qualità delle infrastrutture e ridurre i punti di criticità, implementare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, promuovere campagne nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui temi della sicurezza stradale e favorire l’adozione di comportamenti corretti alla guida di qualsiasi mezzo di trasporto”.
“Ridurre il numero delle vittime e mettere in sicurezza le strade pugliesi – dichiara l’assessore Anita Maurodinoia – rientrano tra le priorità che la Regione Puglia si è prefissata dotandosi di un Centro Regionale di Monitoraggio per la Sicurezza Stradale che si prefigge di raccogliere, catalogare e analizzare tutte le informazioni sull’incidentalità delle nostre strade. Dall’attuale rapporto che anche quest’anno l’Asset ha elaborato con competenza e precisione, si evidenzia purtroppo, che il calo della mortalità nel 2020, è stato determinato più dal lockdown che a comportamenti virtuosi. Ecco perché ritengo che questo studio sull’incidentalità, al fine di migliorare la qualità delle strade, sviluppare la mobilità sostenibile ed implementare il trasporto pubblico, rappresenti un grande contributo, proprio nel momento in cui, come Regione Puglia abbiamo già avviato un ciclo d’incontri con le realtà del territorio per condividere le elaborazioni propedeutiche alla costruzione del Piano attuativo dei trasporti”.
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