No all’impianto della plastica, a Manfredonia si raccolgono le firme

La rete NoPlasticadonia prova a fermare l'impianto pubblico per il trattamento e recupero della plastica che dovrebbe sorgere nell'area ex Enichem con

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La rete NoPlasticadonia prova a fermare l’impianto pubblico per il trattamento e recupero della plastica che dovrebbe sorgere nell’area ex Enichem con una raccolta firme. Il comitato che riunisce diverse associazioni ha lanciato una petizione popolare partita mercoledì con un gazebo in piazza del Popolo a Manfredonia. In due ore ha raccolto più di un centinaio di sottoscrizioni, le prime per dire no al progetto firmato dall’Ager, l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti.

Domenica 25 luglio, stesso posto, stessa ora (19.30), continueranno a riempire i moduli da spedire al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, al Consorzio Asi, al presidente della regione Puglia Michele Emiliano, ai commissari straordinari del Comune di Manfredonia e al Comune di Monte Sant’Angelo.

I promotori della petizione, che reca gli hashtag ormai noti nel Golfo – #iosonofuturo, #noplasticadonia e #cartadeidirittisin -, si oppongono anche agli impianti di lavorazione della bentonite e dei polimetalli proposti dalla Holng Seasif. Firmando, si chiede, innanzitutto, di sospendere immediatamente ogni procedimento autorizzativo in corso affinché i progetti vengano sottoposti all’assenso condizionante alla loro realizzazione del Comune di Manfredonia, appena quest’ultimo potrà esprimersi a mezzo della propria rappresentanza democraticamente eletta, o a mezzo di referendum popolare.

Gli insediamenti, considerati “impattanti”, sarebbero localizzati nell’area censita come Sito di Interesse Nazionale Manfredonia-Monte Sant’Angelo, sottoposta a bonifica completata solo al 18%.

“Sono scelte calate dall’alto – afferma Enrica Amodeo, presidente di Manfredonia Nuova (nel video) – e che non hanno visto il coinvolgimento né dell’amministrazione comunale né della comunità di Manfredonia che ha tutto il diritto di decidere”.

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