Parco del Gargano senza Consiglio direttivo da 13 mesi. Il Ministero prende altro tempo, Pazienza fiducioso: “Insediamento alle porte”

Il ministero della Transizione Ecologica scrive al Parco Nazionale del Gargano e chiede chiarimenti sulla deliberazione del 21 dicembre 2020 con la qu

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Il ministero della Transizione Ecologica scrive al Parco Nazionale del Gargano e chiede chiarimenti sulla deliberazione del 21 dicembre 2020 con la quale l’Ente con sede a Monte Sant’Angelo ha designato i rappresentanti ai fini della nomina del Consiglio Direttivo e sancito l’ingresso di Rossella Falcone, vicesindaco con delega al Turismo del Comune di Vieste, nella Giunta esecutiva al posto dell’ex sindaco di Cagnano Varano Claudio Costanzucci.

E’ la prima volta di una donna. Nell’atto del 7 luglio a firma del direttore generale del ministero viene richiamata la legge 394/91 all’art. 9 comma 4, secondo la quale “i componenti del Consiglio Direttivo sono individuati tra esperti particolarmente qualificati in materia di aree protette e biodiversità”.

L’organo – lo ricordiamo – delibera in merito a tutte le questioni generali, si esprime sui bilanci, sui piani e sul regolamento. I suoi componenti andrebbero scelti tra persone particolarmente qualificate per le attività in materia di conservazione della natura oppure tra i rappresentanti della Comunità del Parco.

Una figura la indicano le associazioni ambientaliste, un’altra il ministero dell’Ambiente, un’altra ancora il ministero per le Politiche Agricole e una quarta l’istituto superiore per la ricerca ambientale Ispra.

Il ministero ha chiesto al Parco di indicare i criteri adottati per la scelta dei soggetti designati, precisazioni da far pervenire entro e non oltre quindici giorni a far data dalla missiva.

Si potrebbe obiettare sulla richiesta e insinuare finanche il sospetto che sia un espediente per prendere tempo, dal momento in cui sono trascorsi ben 13 mesi da quel 6 giugno 2020. Eppure, stando a quanto riferisce Pasquale Pazienza a Foggiatoday, sembrerebbe che l’insediamento del consiglio direttivo sia questione di giorni.

Il presidente, pur confidando che la dimensione monocratica in cui vive gli è un po’ scomoda, assicura che l’interlocuzione dell’Ente con il territorio, di cui Pazienza si sta facendo garante in attesa del direttivo, non si è mai arenata.

La richiesta del ministero stride in parte con le dinamiche che portano alla nomina di almeno quattro dei suoi componenti scelti tra gli amministratori dei centri della comunità del Parco, siano essi sindaci, vicesindaci o assessori. Sottolineare la necessità di designare esperti e figure qualificate in materia di aree protette e biodiversità, chiederne conto dopo 13 mesi di assenza, fa sorgere il sospetto che si voglia allungare il brodo. Trovarne, di esperti, tra gli amministratori, nell’immediato, è complicato. Che per il futuro si possa lavorare in questa direzione è altra cosa, peraltro auspicabile.

Stiamo ai fatti. Dal 6 giugno dello scorso anno il Parco del Gargano non ha un Consiglio Direttivo. E’ passato infatti più di un anno dalla rielezione dei quattro rappresentanti Claudio Costanzucci ex sindaco di Cagnano Varano (sostituito dal vicesindaco di Vieste Rossella Falcone), Michele Merla sindaco di San Marco in Lamis, Michele Sementino sindaco di Vico del Gargano e Luigi Di Fiore sindaco di Rignano Garganico, (votazione avvenuta dopo l’annullamento della delibera del 15 aprile).

La questione è ancora ferma sul tavolo del Ministero. Nel novembre scorso 16 sindaci di vari schieramenti politici avevano contestato all’allora ministro all’Ambiente il ritardo sull’ufficialità delle nomine, nonostante l’impegno che Sergio Costa aveva assunto il 24 agosto nel corso di una visita in Foresta Umbra.

In quella lettera avevano ribadito piena fiducia al presidente in carica, manifestandogli stima e solidarietà rispetto agli attacchi piovuti al suo indirizzo dai cinquestelle sul caso del defenstramento del direttore Maria Villani, sottolineando che “il presidente del Parco sin dal suo insediamento non ha potuto mai disporre di organismi completi e funzionanti con cui confrontarsi per mettere in campo le iniziative e i provvedimenti che il territorio attende. Nonostante tutto il suo impegno nella gestione dell’Ente non si è fermato e merita apprezzamento” .

Ad oggi, 17 luglio 2021, nonostante la fiducia di Pazienza riposta nel Ministero e tredici mesi di attesa, senza che i rappresentanti foggiani a Roma si siano mossi in questa direzione, o perlomeno non ci risulta il contrario, al Parco Nazionale del Gargano prima ancora delle nomine, toccherà spiegare al ministero i criteri in base ai quali è stata effettuata la scelta dei soggetti designati.

Poi si vedrà.

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