Paura a Borgo Mezzanone, ladri piombano in casa di una donna incinta. Il marito: “Mi hanno detto ‘ti uccidiamo’, non si può vivere così”

“Siamo abituati al degrado nelle strade. Siamo abituati ai furti continui nelle aziende agricole. Ma mai era capitato di trovarsi i ladri, in casa, di

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“Siamo abituati al degrado nelle strade. Siamo abituati ai furti continui nelle aziende agricole. Ma mai era capitato di trovarsi i ladri, in casa, di notte, con le persone nel letto. Qui va sempre peggio”.

Lo sfogo, amaro, è della giovane coppia che, ieri notte, si è ritrovata due uomini intenzionati a ripulire l’intero appartamento. E poco importa se, nella camera da letto, terrorizzata, vi era la padrona di casa. La donna, incinta al nono mese, ha visto due uomini rovistare nelle stanze e appropriarsi di un computer, lo scaldabagno, scarpe, coperte e vettovaglie; insomma tutto quanto era alla portata.

“Era l’alba, ero uscito da poco per andare a lavoro, quando è arrivata la telefonata di mia moglie”, racconta il giovane bracciante che preferisce restare anonimo. “Corri, ci sono dei ladri in casa”, la richiesta di aiuto della donna. “Al mio rientro, pochi minuti dopo, ho visto due uomini di colore nel cortile dell’abitazione fuggire con la refurtiva. Li ho inseguiti e, tra spintoni e pugni, mi hanno minacciato di morte: ‘Ti ucciderò’, mi hanno detto mentre cercavo di bloccarne almeno uno”. 

Abbandonata la refurtiva sul posto, i due sono riusciti a fuggire. La direzione intrapresa, spiega, è quella che porta all’insediamento abusivo dell’ex pista: “Tutto inizia e finisce lì”.

L’uomo, di origine albanese, lavora nei campi della zona e vive a Borgo Mezzanone da 11 anni. “Ma la borgata ora è diventata invivibile. Non possiamo andare avanti così”. I malviventi, racconta il bracciante, hanno continuato a rovistare e saccheggiare l’appartamento anche dopo essere stati scoperti dalla moglie: “Si sono allontanati solo quando hanno capito che stavo per rientrare. A quel punto hanno raccolto il possibile per rientrare alla base”, spiega sconfortato.

DOpo il primo sopralluogo di furto, il 31enne si presenterà domani mattina in caserma, dai carabinieri, per formalizzare la denuncia. In queste prime ore, infatti, è rimasto vicino a sua moglie che, per lo spavento, ha dovuto fare ricorso alle cure dell’ospedale. Mamma e figlio ora stanno bene, la refurtiva è stata quasi interamente recuperata, ma la paura non è passata: “Siamo distrutti e spaventati, non si può vivere così. Ci viene voglia di scappare da questo posto, anche se qui siamo cresciuti, lavoriamo e abbiamo ho messo su famiglia. Ma Borgo Mezzanone è ormai al di fuori della legalità”.

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