L'Italia campione d'Europa è a Roma. L'A319 dell'Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton è atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 6:06.
L’Italia campione d’Europa è a Roma. L’A319 dell’Alitalia, volo AZ 9001, proveniente da Londra Luton è atterrato all’aeroporto di Fiumicino alle 6:06. Un boato quando Mancini e Chiellini sono apparsi in cima alle scalette dell’aereo. È quello arrivato dalle decine di operatori aeroportuali che si sono radunati sotto il velivolo con applausi e cori.
Il più scatenato Bonucci, che ha intonato “I campioni dell’Europa siamo noi”. Foto ricordo e ringraziamenti a tutti gli azzurri, apparsi entusiasti e commossi. I calciatori e lo staff sono stati prelevati direttamente sottobordo dell’aereo e sono saliti sul pullman che ha poi lasciato alle 6.30 lo scalo romano, sotto nutrita scorta delle forze dell’ordine, da un varco decentrato diretti in hotel. Da lontano fino alla piazzola del velivolo gli echi delle trombe dei circa 300 tifosi nella zona arrivi.
Poco prima di uscire dal varco decentrato di Fiumicino, il capitano è sceso dal pullman con la Coppa in mano alzandola davanti ad alcune decine di tifosi più fortunati che si erano staccati dal grosso che attendeva al Terminal, raggiungendo l’area molto più lontana dello scalo rispetto alle aerostazioni. Correndo verso il pullman, cori ed entusiasmo alle stelle alla vista di Chiellini, che è stato seguito da Donnarumma e Bernardeschi. “E’ tutto meraviglioso, che emozione”, aveva detto poco prima Jorginho. Emozionato e commosso anche il presidente federale Gravina: “Bellissimo tornare a Roma con la Coppa”. Incontenibile la gioia dei calciatori e dello staff tecnico manifestata apertamente nelle poche decine di metri che li separavano dall’aereo, che ha sfilato con le bandiere tricolore ed europea ai finestrini della cabina dei piloti, al pullman. Incitamenti per Immobile, Verratti, Chiesa, De Rossi ed un’ovazione alla vista di Spinazzola per il quale è scattato ormai il classico coro “Spina, Spina!!”.
Una corona in testa e la coppa nella mano destra: così, subito dopo, Chiellini è arrivato con la nazionale italiana al Parco dei Principi, dove gli azzurri faranno base fino al pomeriggio quando poi ci saranno gli incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (sarà presente anche Berrettini) e subito dopo con il Premier Mario Draghi. Ad attenderli all’aeroporto romano erano circa duecento tifosi, qualche unità in meno (un centinaio) nell’albergo che ospita l’Italia. Le bandiere tricolore, l’inno cantato a squarciagola e il coro “i campioni d’Europa siamo noi”.
“Il fatto che la finale si sia disputata nel giorno di San Benedetto, patrono d’Europa, è una significativa coincidenza e, essendo italiano, possiamo dire che c’è stata la sua mano”, ha detto monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del dicastero della Cultura vaticano, responsabile del settore dello Sport. “Ci siamo stupiti del fair play visto in questi Europei, quando invece dovrebbe essere una condizione normale. A vincere è stato il fair play ed il gioco di squadra, in tante nazionali che hanno fatto del gruppo il loro punto di forza”, ha aggiunto parlando a Radio Vaticana. E Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, ha gioito per la vittoria dell’Italia agli Europei e dell’Argentina nella Coppa America. “Nel condividere la gioia per la vittoria della nazionale argentina e di quella italiana con le persone che gli sono vicine, Sua Santità – riferisce il portavoce Matteo Bruni – si è soffermato sul significato dello sport e dei suoi valori, e su quella capacità sportiva di saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta: ‘solo così, davanti alle difficoltà della vita, ci si può sempre mettere in gioco, lottando senza arrendersi, con speranza e fiducia'”.
“Posso esprimere da parte della cancelliera e del governo tedesco gli auguri alla squadra e a tutto il Paese, per questo favoloso torneo”, ha dettoil portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino, sulla vittoria dell’Italia agli europei.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “aveva detto prima della partita che tifava per la squadra italiana ed è ovviamente molto contenta di questo risultato”, ha detto il portavoce dell’esecutivo comunitario, Eric Mamer. Interrogato su quale sia la vera dimora del calcio – giocando sul motto inglese ‘It’s coming home’, diventato ‘It’s coming Rome’ dopo la vittoria italiana – Mamer si è limitato a dire che “spetta a ciascuno di noi rispondere a questa domanda nella propria anima e nella propria coscienza” ma “non esiste una posizione ufficiale della Commissione Ue”.
“La vittoria dell’Europeo di calcio è stata una grande impresa sportiva, una conquista di un’intera Nazione. Tutto il mondo guarda l’Italia con ammirazione anche per questo altro traguardo raggiunto”, così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Facebook. “Da ieri sera, primi ministri e ministri degli Esteri di tantissimi Paesi mi stanno scrivendo per dirmi che hanno tifato Italia: una squadra giovane, affiatata, umile, che non ha mai mollato. I ragazzi di Roberto Mancini hanno fatto entusiasmare gli sportivi, e non solo, di tutti i continenti”.
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