Riapertura significa anche rinnovato controllo delle problematiche territoriali. Ogni anno, in questo periodo, la storia si ripete: in prossimità dell
Riapertura significa anche rinnovato controllo delle problematiche territoriali. Ogni anno, in questo periodo, la storia si ripete: in prossimità della trebbiatura e, quindi, dell’immissione sul mercato del nuovo prodotto, iniziano le manovre speculative sul prezzo del grano con la massiccia ripresa delle importazioni dall’estero, probabilmente ad opera di commercianti del settore”.
“La conseguenza è che il prezzo del grano duro perde notevolmente di valore e va a squilibrare il prezzo accordato ai produttori, sempre al di sotto di un livello che garantisca la giusta redditività alle aziende agricole, e i profitti crescenti degli anelli successivi delle filiere, vale a dire commercianti, industrie di trasformazione, Grande Distribuzione Organizzata” sono dichiarazioni della Confederazione Italiana Agricoltori Puglia che l’On. Antonio Tasso, Vicepresidente del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati ha portato in aula a Montecitorio, qualche giorno fa, nel corso della discussione generale del DL Riaperture.
Il grano duro biologico, poi, registra importazioni aumentate del 30% negli ultimi due anni e il crollo del valore riconosciuto ai produttori italiani.
“Il problema in ogni caso non riguarda solo la filiera cerealicola – ha sottolineato il parlamentare della Capitanata – ma tutte, o quasi tutte, le filiere agricole italiane, di cui va tutelato il futuro per la loro importanza economica strategica. È evidente che in alcuni casi si innescano meccanismi che squilibrano la catena del valore, facendo lievitare i prezzi finali alle stelle mentre ai produttori viene riconosciuto un prezzo che non copre neanche i costi di produzione. La cronaca è piena di esempi di questo tipo”.La provincia di Foggia rappresenta gran parte della produzione pugliese e nazionale. Il mercato è libero e globalizzato, ma la filiera dell’agricoltura è strategica e occorre che ne venga tutelato il futuro, troppo spesso penalizzato dalle massicce importazioni dall’estero di grano duro straniero che, per una serie di ragioni molto concrete, presenta diverse incognite dal punto di vista della qualità e della salubrità.
Le associazioni di categoria denunciano da tempo questa situazione che, di anno in anno, è sempre più pesante e comporta il serio rischio che non si riesca a seminare per mancanza di reddito. Il problema, non riguarda soltanto il grano, ma tutte le produzioni. In questi giorni è salita alla ribalta delle cronache la vicenda delle ciliegie di produzione pugliese che al Nord vengono vendute fino a 16 euro al chilo, mentre ai produttori quelle stesse ciliegie sono pagate anche 10 volte di meno.
Già nei prossimi giorni l’On. Tasso presenterà al Ministro delle politiche agricole, Sen. Stefano Patuanelli, un dossier dettagliato sul settore agricolo e alcune soluzioni pratiche riguardo queste particolari dinamiche in atto.
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