CLIMA della campagna elettorale, centralità dei temi, informazione, voto di coscienza, ruolo delle comunità parrocchiali, profili dei candidati: son
CLIMA della campagna elettorale, centralità dei temi, informazione, voto di coscienza, ruolo delle comunità parrocchiali, profili dei candidati: sono gli aspetti salienti in gioco in questa campagna elettorale prologo delle consultazioni amministrative cui si annette grande e fondamentale importanza per il futuro di Manfredonia, sui quali si è pronunciato l’arcivescovo padre Franco Moscone sempre vicino alle problematiche della città e della popolazione.
«IL RISPETTO del momento tragico di pandemia – rileva – ancora in corso e la serietà delle urgenze che attendono i nostri territori ci chiedono un profondo impegno di coscienza nel mettere da parte toni da campagna elettorale poco dignitosi, volti spesso a denigrare gli avversari e fomentare confusioni ed ostilità. Siano posti al centro – ammonisce – i temi, le urgenze delle città, si abbia capacità e coraggio di sedersi a tavoli di discussioni e confronti. Si cerchino quanto più è possibile alleanze e coalizioni condivise più che moltiplicate frammentazioni».
AI CITTADINI padre Moscone raccomanda «di prepararsi al voto partecipando ad incontri e dibattiti, informandosi, evitando un voto dovuto solo per questioni personali, per legami di amicizia, parentela o interessi meschini. Si abbia il coraggio di scelte consapevoli di coscienza nel rispetto della vera politica, del difficile momento presente e di tutti coloro che hanno perso la vita e per la ‘sacralità’ del voto stesso». Una riflessione anche per le comunità parrocchiali «siano attente a questi momenti, siano disponibili a offrire luoghi e spazi di confronto, dialogo, discussione con coraggio e capacità di moderazione. La Pastorale sociale diocesana è a disposizione per pensare e programmare tali azioni, come già sta cercando di fare».
NOMN MANCA il presule sipontino di esprimere una considerazione di carattere indicativo sui “profili dei candidati”: «gruppi, coalizioni e singoli promuovano la candidatura di aspiranti sindaci, assessori, consiglieri che possano essere trasparente espressione della società civile nelle sue varie componenti, carichi di passione e competenze da spendere nei diversi settori pubblici, capaci di dialogo. Uomini e donne, giovani e meno giovani, che vivono già, oltre il possibile ruolo politico istituzionale, un loro impegno attivo e leale per la “buona cosa pubblica”, capaci di farlo a prescindere dal fatto che siano eletti o meno».
L’ARCIVESCOVO padre Moscone interviene, come è ormai suo solito, nelle grandi occasioni di vita cittadina, con la consueta misura e oggettività di ragionamento dal quale traspare la preoccupazione per le sorti di una città portata sull’orlo del fallimento da amministratori ben lontani dai profili tracciati e per la quale le avvisaglie di questa preparazione elettorale non pare abbiano «al centro il bene e la formazione civile» oggettivamente intesi.
Michele Apollonio
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