Mentre sempre più persone in Italia sono state vaccinate, il governo lavora all'ipotesi di spostare il coprifuoco. Su questo e sulle possibili nuove r
Mentre sempre più persone in Italia sono state vaccinate, il governo lavora all’ipotesi di spostare il coprifuoco. Su questo e sulle possibili nuove riaperture si decide domani, quando a Palazzo Chigi si svolgerà la cabina di regia tra le forze di maggioranza. La rotta resta quella ribadita dal premier Mario Draghi a Porto, a margine del summit europeo, ovvero riaperture nel segno della “ragionevolezza e della prudenza”. Ma uno slittamento a breve del coprifuoco alle 23 o alle 24 sembra praticamente certo.
Lunedì verrà presa una decisione in senso positivo sullo spostamento alle 23 o alle 24″, ha detto ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Un segnale che io reputo positivo nella logica della gradualità. Ma è chiaro che a giugno si andrà verso l’abolizione, questa è più di un’ipotesi. I dati oggi ci dipingono una situazione positiva dei contagi e dei ricoveri in ospedale e si vede un miglioramento dei parametri di settimana in settimana”.
Da più parti si continua a insistere sull’abolizione. Per il governatore lombardo, Attilio Fontana, “il discorso del coprifuoco in una situazione del genere va rivisto. Due settimane fa abbiamo chiesto come Regioni che si passasse alle 23, adesso, anche per favorire il turismo, credo si debba o eliminare completamente o limitarlo a poche per notte. Io sono dell’opinione che si dovrebbe eliminare completamente. Difficile convincere un turista a passare una vacanza in Italia se sa di dover tornare in albergo alle 22 o alle 23”.
L’Italia ha dati sanitari confortanti “che ci permettono di chiedere, a nome di migliaia di sindaci e di tutte le Regioni, il ritorno al lavoro, alla libertà e alla vita”, ha ribadito il leader della Lega Matteo Salvini, durante la videoconferenza di questa mattina in vista della cabina di regia di domani.
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