Botte e minacce a giornalisti (“vi sparo”) durante docufilm su mafia foggiana. La furia di un manfredoniano contro troupe di TV8

Pestati durante un servizio sulla mafia. È successo a Manfredonia in località Posta del Fosso, sulla strada che porta a San Giovanni Rotondo. Il 52enn

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Pestati durante un servizio sulla mafia. È successo a Manfredonia in località Posta del Fosso, sulla strada che porta a San Giovanni Rotondo. Il 52enne Salvatore Manzella detto “Sansone” si è scagliato contro una troupe di TV8, canale in chiaro della piattaforma Sky, colpendo gli operatori con pugni e calci. Una delle vittime è stata centrata in pieno volto da un cazzotto sferrato a bruciapelo. I momenti cruciali dell’aggressione sono riportati in un video che pubblichiamo in esclusiva assoluta. La puntata integrale andrà in onda martedì 11 maggio su TV8 alle 23:45.

Ma andiamo per ordine: la troupe composta da quattro persone, guidata dal giornalista Daniele Piervincenzi (lo stesso che fu colpito da una testata a Ostia da un esponente del clan Spada), era in provincia di Foggia per girare un docufilm sulla mafia. Mercoledì 3 febbraio scorso la tappa a Manfredonia nei luoghi di Giovanni Caterino, il basista della strage di San Marco in Lamis condannato all’ergastolo il 30 novembre 2019. I giornalisti avevano fatto visita all’autorimessa dei fratelli Manzella, dove gli inquirenti intercettarono numerose conversazioni tra Caterino e altri soggetti. L’azienda dei Manzella è piuttosto nota in riva al golfo anche perché gode della concessione per l’attività di rimozione forzata di autoveicoli d’intesa con le forze di polizia.

Giunti sul posto, giornalisti e operatori hanno dapprima incontrato un avventore, poi una persona che sostava negli uffici della struttura. Ma poco dopo è giunto Manzella: l’uomo è sceso rapidamente dalla propria auto e ha fatto irruzione negli uffici. Senza pensarci due volte – forse perché avvertito precedentemente da qualcuno – ha prima detto: “Devo spararvi a tutti e tre?”, poi ha sferrato un pugno in faccia all’operatore con la telecamera. Non solo botte ma anche urla e minacce. Ha persino invitato parenti e amici a chiudere il cancello della struttura così da “sequestrare” la troupe all’interno. Le vittime hanno provato a scappare raggiungendo la propria auto, ma Manzella li ha raggiunti aprendo con forza lo sportello e provando a trascinare fuori dal veicolo uno degli operatori, afferrandolo da un piede.

Nonostante la furia di “Sansone”, la troupe ha guadagnato la fuga allontanandosi per circa un chilometro e trovando rifugio in un’area di servizio. Tutto finito? Macché. Manzella ha raggiunto i giornalisti poco più tardi, trovando sulla sua strada i carabinieri, allertati dalle vittime. Anche in presenza dei militari, l’uomo ha continuato ad inveire pesantemente contro gli operatori con minacce e insulti. Ripristinata la normalità, i feriti si sono recati a Casa Sollievo della Sofferenza per le cure del caso. Infine, si è proceduto alla denuncia dell’aggressore.

Un fatto riprovevole che ha scatenato sdegno nella comunità foggiana e che richiamerà senz’altro l’attenzione del prefetto di Foggia, Raffaele Grassi volta anche a verificare la congruità delle concessioni fornite all’autorimessa in questione. Si tratta di gesti che non possono essere derubricati con leggerezza tra gli accadimenti normali ma fatti criminali, tesi a rimarcare il territorio con la violenza. Un po’ come successe proprio ad Ostia dove l’aggressore di Piervincenzi è stato poi condannato a 6 anni di reclusione in via definitiva per lesioni aggravate dal metodo mafioso.

Mappe criminali - stagione 1 | Sky

 

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