La Puglia insegue la zona gialla. Difficile pronosticare sin da ora un suo passaggio già a partire da lunedì prossimo, ma il costante migliorament
La Puglia insegue la zona gialla. Difficile pronosticare sin da ora un suo passaggio già a partire da lunedì prossimo, ma il costante miglioramento dei dati è sotto gli occhi di tutti. Ci sperano i pugliesi, ma soprattutto i titolari di quelle attività che anche dopo il ritorno in arancione devono ancora sottostare alle restrizioni.
Partiamo dai numeri. La Puglia ha chiuso lo scorso giovedì con una incidenza a sette giorni di 214,1 casi per 100mila abitanti e 8466 casi nel periodo 23-29 aprile. Malgrado il tasso di positività sia ancora relativamente alto (nella giornata di ieri il 10% dei casi in Italia si sono registrati in Puglia) la curva dei contagi continua la sua discesa. Una prova tangibile la offre l’analisi dei casi settimanali (prendendo in esame il periodo dal lunedì alla domenica): nella settimana appena trascorsa i casi totali sono stati 7600, ovvero il 15% in meno rispetto alla settimana precedente (8950 casi) e addirittura il 21,6% in meno rispetto al periodo 12-18 aprile, quando i casi rilevati furono 9701.
Stesso discorso per l’incidenza a sette giorni, attualmente a 185,1 per 100mila abitanti, ben al di sotto di quella rilevata nell’ultimo monitoraggio. Tuttavia, sarà determinante il bollettino di domani per avere un quadro chiaro della situazione e comprendere l’eventuale presenza di presupposti per un ritorno in zona gialla. Negli ultimi sei giorni in Puglia sono stati registrati 5818 nuovi positivi, con una media di circa 970 casi al giorno. Se la media venisse mantenuta, nel prossimo monitoraggio la Puglia potrebbe ‘vantare’ una incidenza di 171 casi. Ma, come accade ormai da molte settimane, la media giornaliera potrebbe essere alterata dal solito picco di contagi atteso per il giovedì, giorno in cui generalmente convoglia il numero maggiore di positivi comunicati dalle Asl.
Comincia a essere molto meno critica anche la situazione dei ricoverati. Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, il numero dei pazienti ospedalizzati è sceso sotto i 1800 dopo quasi due mesi. Come riferisce l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è al 34%, ancora oltre la soglia critica, ma assai distante dal 49% fatto registrare il 18 aprile scorso (286 pazienti). Anche nell’area non critica, la Puglia si avvicina al ritorno sotto la soglia del 40%. In totale, dal 7 aprile (giorno in cui si registrò il picco assoluto di ricoverati, 2297) a ieri, il numero di ospedalizzati è sceso del 22,4%. La percentuale supera il 31% se si raffronta il dato attuale dei pazienti in rianimazione con il picco rilevato lo scorso 18 aprile.
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