Franco Di Mare: ‘Rai crocifissa sul caso Fedez, si aspetta scuse’

La Rai e Ilaria Capitani si aspettano delle scuse che non arriveranno mai, io temo". Così il direttore di Rai3, Franco Di Mare, in audizione in Commis

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La Rai e Ilaria Capitani si aspettano delle scuse che non arriveranno mai, io temo”. Così il direttore di Rai3, Franco Di Mare, in audizione in Commissione di Vigilanza.

Si tratta di una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata”, ha aggiunto.

“La Rai, nel caso del Primo Maggio, fa un acquisto di ripresa per un evento e non ha alcuna responsabilità diretta su quanto avviene in quel luogo. Le scelte editoriali di chi produce l’evento non competono alla nostra azienda. I temi da veicolare sono di esclusiva pertinenza degli organizzatori che decidono il tono da dare alla serata e lo comunicano alla Rai”.

La Rai non ha chiesto il testo” dell’intervento di Fedez al Primo Maggio – ha detto Di Mare – quindi “la prima affermazione di Fedez, cioè che la Rai ha chiesto il testo, è falsa”. “E’ stata l’organizzazione dell’evento a chiedere il testo, come previsto dal contratto”.

Quanto verificatosi ha reso evidenti le problematiche che possono insorgere con una eccessiva esternalizzazione da parte della Rai, che, nel rispetto degli obblighi del contratto servizio, non può sottrarsi a una supervisione editoriale che deve essere particolarmente accurata in caso di eventi di notevole rilevanza mediatica. Su questo valuterò e sottoporrò alla Commissione un atto di indirizzo specifico dopo le valutazioni su questi aspetti”. Così, in apertura dell’audizione del direttore di Rai3, Franco Di Mare, il presidente della Commissione di Vigilanza, Alberto Barachini, in merito al caso Fedez.

Ho rilevato una gestione complessa e confusa dell’evento. C’è stato un produttore esterno alla Rai che ha parlato di “uniformarsi al sistema” e si è dovuto scusare l’ad Rai per questo. Tutto ciò mi rafforza nell’idea che le esternalizzazioni di eventi in diretta siano un rischio che il servizio pubblico non può correre”. Così il presidente della Vigilanza, Alberto Barichini, dopo l’intervento del direttore di Rai3, Franco Di Mare.

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