La mafia infiltrata nella gestione del turismo pugliese? Lo rivela un'indagine realizzata da Demoskopika, un dossier inquietante che valuta in 2,2 mi
La mafia infiltrata nella gestione del turismo pugliese? Lo rivela un’indagine realizzata da Demoskopika, un dossier inquietante che valuta in 2,2 miliardi di euro il fatturato delle aziende del settore nelle mani della criminalità organizzata.
Sono sei, in particolare, i sistemi turistici regionali a presentare i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico: Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia e Puglia. Risparmiate dall’insidia illegale sono soltanto quattro regioni, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, meno vulnerabili, catalogate nel rapporto con un rischio «basso» di infiltrazione economica.
«Il turismo in ginocchio per il Covid fa gola ai sodalizi criminali», commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio. Sono difatti quasi 4.500 le aziende a maggior rischio di riciclaggio associato a crisi di liquidità causata dalla pandemia.
COMMENTI