Anni fa c’erano trattative concrete con Salvatore Casillo di Gragnano. Ma i fratelli Sannella hanno preferito la via dell’internazionalizzazione per i
Anni fa c’erano trattative concrete con Salvatore Casillo di Gragnano. Ma i fratelli Sannella hanno preferito la via dell’internazionalizzazione per il brand Tamma, la cui cessione è stata perfezionata nei giorni scorsi, ad un prezzo di circa 9 milioni euro a cui si sommano i debiti del pastificio pari a ben 7 milioni di euro.
Ad acquistare la Tamma è la holding Aldino srl, dei fratelli italo-australiani Maurice Aldo e David Crotti, di Casaleone in provincia di Verona. Doriano e Patrizio Fazion all’inizio degli anni ’70, con l’entusiasmo dei vent’anni fondano un piccolo laboratorio artigianale dedito alla produzione di pasta fresca all’uovo, lavorata con metodi tradizionali, a Casaleone.
Il laboratorio ha un rapido successo e dopo pochissimi anni si arriva alla progettazione e realizzazione della prima macchina per la produzione di lasagne, destinate a diventare il core business dell’azienda, e alla costruzione di uno stabilimento produttivo.
Nel 1992 i fratelli Fazion allargano la gamma a tutti i tipi di pasta e, nel 2003, arrivano ad ampliare lo stabilimento, all’interno di un progetto globale che, negli anni, porterà l’azienda a crescere ed espandersi ulteriormente. E arriviamo così al 2009, quando incontrano i fratelli “australiani”. Sono Maurice Aldo e David Crotti, nipoti dell’emigrante italiano Luigi Crotti, che 84 anni fa fondò in Australia il pastificio San Remo.
Verona è la prima acquisizione dei fratelli che Crotti hanno iniziato a investire in Italia, comperando diverse aziende produttrici di pasta in rosso. La Tamma si aggiunge ai pastifici Mennucci di Lucca (rilevato nel 2014), Fazion di Verona appunto (nel 2009) e allo storico pastificio di Chiavenna della famiglia Moro, rilevato nel marzo dello scorso anno.
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