L’emergenza Covid mette in seria difficoltà la sanità religiosa di San Giovanni Rotondo. Investimenti in robot di ultima generazione e per le attività
L’emergenza Covid mette in seria difficoltà la sanità religiosa di San Giovanni Rotondo. Investimenti in robot di ultima generazione e per le attività di eccellenza, rischiano di essere piegati dalla crisi delle donazioni e dal mancato adeguamento della remunerazione delle prestazioni. Al tavolo di crisi attivato per Casa Sollievo della Sofferenza in Regione, per il quale si è impegnato direttamente il governatore Michele Emiliano, si aggiunge il centro di eccellenza per la riabilitazione “Gli Angeli di Padre Pio”. I frati sono preoccupati per la tenuta dei conti, senza nessuna possibilità di compensazione con le donazioni per le restrizioni ai pellegrinaggi nei luoghi sacri.
Persino l’importante finanziamento concesso dal Cis dell’ex premier Giuseppe Conte, un progetto da 20 milioni di euro, risulta congelato. Tirar fuori i 6 milioni di partecipazione diretta della fondazione, in questa fase, sembra essere un’operazione troppo rischiosa per la tenuta dei conti. Nell’anno dell’emergenza pandemica, sono andate peraltro in fumo migliaia di prestazioni; la mobilità attiva ha subito una riduzione sostanziale, spingendo i pazienti a sobbarcarsi pesanti viaggi della speranza, anche all’estero (soprattutto Innsbruck), con costi esorbitanti per la Regione Puglia (“anche 900 euro al giorno per pazienti particolarmente complessi, a noi ne vengono riconosciuti 150). Le rette sono ferme da più di 10 anni, nonostante gli aumenti di costi e personale.
COMMENTI