Né il pericolo del contagio né quello delle sanzioni da zona rossa: i maschi pugliesi e lucani continuano a comprare sesso a pagamento. Qualche esempi
Né il pericolo del contagio né quello delle sanzioni da zona rossa: i maschi pugliesi e lucani continuano a comprare sesso a pagamento. Qualche esempio: nel 2020 la ricerca sui motori di ricerca delle parole chiave «escort + bari» è stata registrata 106.312 volte, nel 2021 il balzo a 170.478 ricerche con un record del 60% in più.
La simpatica indagine sulle abitudini sessuali degli italiani pure in regime di pandemia è stata condotta da Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort in Europa, sito – va detto – assai pruriginoso: i clienti delle prostitute si scambiano opinioni ed esperienze sulle prestazioni sessuali acquistate (fugaci viceversa i commenti sulle proprie performance). Secondo l’analisi, lo scorso marzo si è registrato in Italia un aumento di escort attive pari al +15% rispetto allo stesso mese del 2020, mentre sono aumentate del +23% le ricerche sul web attraverso le parole chiave «escort+città». Di qui il record assoluto dei vogliosi baresi che, a distanza di un anno dal primo lockdown, dimostrano di temere molto meno i divieti e ripristinano pertanto le care, vecchie abitudini. Globalmente, i numeri del sesso a pagamento, sono in crescita esponenziale rispetto al 2020.
Ma vediamo le altre città di Basilicata e Puglia. Nella Bat l’aumento delle ricerche di escort è stato del 46%, a Brindisi del 39%, a Taranto del 26%. Meno focosi i materani (+ 25%) e i potentini (+24%). Foggiani timidi con il sesso a pagamento (solo il più 18%) e leccesi sostanzialmente refrattari (+12%).
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