Il 18 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il DPCM del 30 dicembre 2020 che detta le regole e i criteri per accedere a 700 milioni di eur
Il 18 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il DPCM del 30 dicembre 2020 che detta le regole e i criteri per accedere a 700 milioni di euro di contributi per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione o la costruzione di asili nido e scuole dell’infanzia.
Si tratta della prima tranche dei 2,5 miliardi di euro stanziati dalla legge di bilancio 2020 che mira ad aumentare il numero di asili nido, utilizzando edifici di proprietà comunale.
I criteri contenuti nel DPCM del 30 dicembre valgono attualmente per il quinquennio 2021-2025.
I 700 milioni di € sono così ripartiti:
- € 280 milioni per i nidi, di cui € 168 milioni alle aree svantaggiate;
- € 175 milioni per le scuole dell’infanzia, di cui € 105 milioni alle aree svantaggiate;
- € 105 milioni per i centri polifunzionali per i servizi alle famiglie, di cui € 63 milioni alle aree svantaggiate;
- € 140 milioni per la riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati e per progetti innovativi.
Il contributo massimo erogabile per ciascun intervento è pari a 3 milioni di euro. I fondi saranno erogati in tre tranche. Su richiesta del Comune, infatti, lo Stato potrà erogare un anticipo fino al 20% dell’importo. La restante somma dovuta sarà assegnata sulla base degli stati di avanzamento lavori, fino al raggiungimento del 90% della spesa.Infine il residuo 10% verrà liquidato a seguito dell’avvenuto collaudo e/o del certificato di regolare esecuzione dell’opera.
Per evitare di perdere i fondi, inoltre, il decreto stabilisce una tabella di marcia per le gare e l’avvio dei cantieri. I Comuni beneficiari sono infatti tenuti ad affidare le gare (proposta di aggiudicazione) entro i seguenti termini:
- 12 mesiper le opere con costo fino a 200mila euro;
- 18 mesiper le opere con un budget compreso tra i 200.001 euro e 1 milione;
- 21 mesiper le nuove costruzioni e per le opere sopra il milione.
Per assicurare una priorità di assegnazione alle strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane – con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti – ildecreto ha individuato l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM), calcolato grazie ai dati ISTAT.
I Comuni che potranno accedere al contributo sono circa 2.500 e sono stati selezionati in base all’IVSM superiore o uguale a 100.
Tra questi vi rientra il Comune di Manfredonia cheha un IVSM pari a 104,35.
Ciascun Comune potrà fare richiesta di contributo per un massimo di due progetti e potrà farlo entro e non oltre le ore 15.00 del giorno 21 maggio 2021.
Una grande opportunità per la nostra comunità, che vanta, purtroppo, primati negativi circa la vulnerabilità sociale, e che ora può finalmente colmare questo gap.
Un provvedimento, inoltre, che libera risorse grazie alle qualiè possibile colmare le carenze strutturali, concedendo più opportunità educative alla comunità educante, riducendo le disuguaglianze sociali e territoriali e favorendo opportunità occupazionali.
L’auspicio è che la Commissione Straordinaria di Manfredonia colga quest’opportunità, attivando un processo partecipativo che coinvolga cittadini, istituzioni scolastiche e enti del Terzo settore, con l’obiettivo di definire al meglio gli interventi da realizzare al fine di rendere anche più accoglienti e sicuri i luoghi in cui crescono i nostri piccoli.
Dott. Matteo La Torre
Progettista – Esperto in Fondi UE
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