La provincia di Foggia percentualmente ha avuto da sempre il numero di contagi e ospedalizzazioni, oltreché di guariti e decessi. Nelle ultime ondate
La provincia di Foggia percentualmente ha avuto da sempre il numero di contagi e ospedalizzazioni, oltreché di guariti e decessi. Nelle ultime ondate il valore assoluto rimane ovviamente più alto nelle province più popolose, ma l’incidenza è schizzata nella province di Bari e nel Salento, area fortemente risparmiata nella prima ondata”.
Il commissario straordinario del Policlinico “Riuniti” di Foggia, Vitangelo Dattoli, commenta la situazione “preoccupante” della nuova ondata pandemica. “Il nostro ospedale con 200 posti letto, di cui 32 in Terapia intensiva, ha l’impostazione più larga della Puglia”. “Abbiamo ancora delle riserve per Terapia intensiva e Malattie infettive, perché ormai abbiamo raggiunto il settimo livello, il massimo, con la struttura campale e la Rianimazione”.
In Pronto soccorso – prosegue – arriviamo anche fino a 10 ricoverati al giorno, l’alert sta suonando però perché stiamo avendo richieste di trasferimento da ospedali della provincia di Bari e dal Salento”. Preoccupa anche il numero di decessi, tema analizzato dal Policlinico. “Ogni giovane positivo attiva dieci contagi di persone a rischio – spiega Dattoli -, questo comporta rischi evidenti tra soggetti esposti. Sui decessi, ci sono pochi casi di pazienti non anziani e senza patologie pregresse, ma la gran parte riguarda ultra 80enni con 3 comorbilità. Abbiamo svolto analisi di benchmarking sulla nostra Rianimazione e i dati sono in linea, se non migliori, rispetto ad altri contesti analoghi”.
Sui vaccini precisa: “Abbiamo somministrato anche noi Astrazeneca, non abbiamo avuto particolari segnalazione. Abbiamo consegnato il lotto residuale ai Nas, ma chiediamo si faccia presto chiarezza”. Infine, sul trasferimento delle attività al Deu, dichiara: “Tre reparti si sono già attestati nella nuova struttura: chirurgia toracica, chirurgia vascolare e chirurgia plastica. Entro la fine del mese completeremo l’organizzazione di tutte le radiologie per aprirle al pubblico all’inizio di aprile e avvieremo il trasferimento della Rianimazione. Alla fine, toccherà al Pronto soccorso, che potrà essere trasferito dal 10 aprile. Non firmerò mai un atto di trasferimento in piena pandemia per motivi di sicurezza e per non regredire dalle condizioni operative Covid nel vecchio reparto”. Intanto, si sono concluse le procedure concorsuali per la nomina del direttore generale: “Sono stato commissario a Foggia per questioni procedurali, mentre a Bari mi è stato chiesto un supporto dopo l’interdizione del collega che mi ha preceduto. Adesso attendo la decisione della Regione”.
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