I FORMAGGI per Agitu – Un formaggio per la storia”: è il tema del concorso indetto dall’Associazione delle casare e dei casari di azienda agricola, pe
I FORMAGGI per Agitu – Un formaggio per la storia”: è il tema del concorso indetto dall’Associazione delle casare e dei casari di azienda agricola, per ricordare nel giorno della Festa della Donna, Agitu Ideo Gudeta, la giovane etiope emigrata in Italia e stabilizzatasi a Frassilongo nel Trentino, ove aveva avviata una attiva azienda agricola con l’intento, ampiamente riuscito, di allevare la capra mochena, tipica del Trentino. “La capra felice” aveva chiamato la sua azienda specializzatasi nella produzione di formaggi e latticini realizzati col latte delle sue cinquanta capre. Un sogno e una vita troncati brutalmente per mano di un assassino che l’ha finita a martellate nel dicembre scorso.
ALL’INVITO dell’Associazione delle casare e dei casari ha partecipato anche Giuseppe Giacometti, un casaro doc di Manfredonia ormai in pensione dopo 41 anni di lavoro come Mastro casaro presso l’azienda casearia “Silac”. Il regolamento del prevedeva che i partecipanti concorressero con la fotografia di una composizione che contenesse un formaggio, un fiore di lavanda e di karkadè il fiore preferito di Agitu. La composizione doveva essere rappresentativa di forza, dolcezza, amore, rispetto.
«NON È stato semplice comporre un quadro nel quale i vari elementi richiesti fossero disposti in maniera da creare un’opera che rispondesse ai criteri dettati dall’Associazione» annota Giuseppe Giacometti che è riuscito a produrre un’opera d’arte disponendo quanto richiesto dal regolamento in modo tale da rappresentare lo spirito dell’iniziativa tanto da essere premiato con il secondo posto nella graduatoria finale.
ANCHE per il suo particolare significato, un prestigioso riconoscimento che si aggiunge ai numerosi ricevuti nel corso della sua lunga attività in un settore nel quale Manfredonia eccelle. Tra gli altri Giuseppe Giacometti ricorda con orgoglio la sua partecipazione con l’assistente Rizzi, in rappresentanza della Puglia, alle Olimpiadi invernali Vancouver «dove ho lavorato mozzarelle, ricotte, burrate, formaggi freschi per oltre settecento persone».
Mic. Ap.
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