Spid, come funziona e come richiederlo

Entro il 28 febbraio, come previsto dal decreto Semplificazioni, tutte le pubbliche amministrazioni (Pa) dovrebbero integrare il sistema Spid come str

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Entro il 28 febbraio, come previsto dal decreto Semplificazioni, tutte le pubbliche amministrazioni (Pa) dovrebbero integrare il sistema Spid come strumento esclusivo di identificazione per accedere ai servizi digitali (insieme a Cie, Carta d’Identità elettronica). Altroconsumo ha condotto, a dicembre 2020, un’indagine per fotografare lo stato di avanzamento del processo di adozione del sistema Spid, analizzando anche i servizi dei provider abilitati a fornire le credenziali: nonostante ci sia stato un aumento delle richieste dei cittadini, arrivate a 15 milioni nello scorso dicembre, al momento delle rilevazioni le pubbliche amministrazioni che avevano adottato il sistema erano circa 6mila su 22mila.

Dagli ultimi dati dell’Agid, emergono, infatti, diverse criticità che contribuiscono al rallentamento del processo e costituiscono limiti di accesso per i consumatori: il 76% delle attivazioni del servizio avviene con modalità offline (nonostante il processo sia volto alla digitalizzazione dei servizi), perché quasi tutti gli operatori non permettono un riconoscimento via webcam gratuito (costo fino a 40 euro). Gli ultra 65enni che hanno attivato il servizio sono meno del 5% del totale delle attivazioni, necessaria quindi una rete di assistenza facilmente accessibile anche per le generazioni meno digitalizzate. Emerge che l’operatore a cui ci si rivolge più frequentemente (80% dei casi) è Poste Italiane, che assume un ruolo di assoluto protagonista. In alcuni casi, la ricezione del codice di sicurezza Otp, necessario per effettuare le procedure, comporta dei costi o limiti (se richiesto via sms) ed è, inoltre, impossibile avere più identità digitali collegate allo stesso numero di telefono.

Altroconsumo ha scritto una lettera al Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale e Agid, Agenzia per l’Italia Digitale, in cui ha condiviso i risultati dell’indagine, augurandosi che questi ultimi possano contribuire a introdurre modifiche strutturali volte a semplificare e migliorare le modalità di adozione dello Spid per i cittadini, facilitando l’accesso al servizio e sfavorendo i meccanismi di discriminazione.

Lanciato nel 2016, il sistema pubblico di identità digitale è un sistema di login unico per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. Una volta richiesta e abilitata, l’identità Spid consente a cittadini e imprese di accedere ai servizi da qualsiasi dispositivo: computer, smartphone e tablet.

COS’E’ SPID E COME FUNZIONA

Il sistema pubblico di identità digitale (Spid), spiega Altroconsumo, è un sistema di identificazione che consente, attraverso l’utilizzo delle stesse credenziali (nome utente e password), di accedere a tutti i servizi pubblici online abilitati. Il potenziale vantaggio sta in una radicale semplificazione della pubblica amministrazione, con dati anagrafici, certificati, cartella fiscale e sanitaria accessibili comodamente da casa, evitando code agli uffici pubblici e utilizzando un’unica registrazione.

A COSA SERVE SPID

Sono oltre 4.000 le amministrazioni che utilizzano Spid per identificare i cittadini ed erogare i propri servizi. Spid può essere utilizzato ad esempio per l’iscrizione dei figli alle scuole primarie e secondarie, di primo e di secondo grado, in alternativa alla registrazione al sito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur); per portare a termine la richiesta del bonus cultura 18app per i nati nel 2000; per accedere a pagoPA, il sistema di pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione. Effettuando il login si potrà accedere online a molti servizi abilitati tramite Spid tra cui l’anagrafe (sui siti dei Comuni che hanno implementato il sistema), la fatturazione elettronica, il fascicolo sanitario elettronico, i servizi di Inps e di Agenzia delle Entrate (si può usare Spid per accedere al sito e presentare il 730 precompilato ad esempio).

COME RICHIEDERE SPID

Per richiedere le proprie credenziali Spid è necessario essere maggiorenni e seguire alcuni passaggi:

– Scegli il fornitore: si tratta di Identity Provider accreditati che offrono diverse modalità di registrazione, gratuitamente o a pagamento. Fai la tua scelta in base a eventuali costi, in base ai livelli di sicurezza di cui hai bisogno (sono tre in totale) e alle modalità di riconoscimento. Sul sito Agenzia per l’Italia Digitale dedicato a Spid è disponibile uno schema semplificato con il confronto tra i servizi offerti dagli Identity Provider.

– Inserisci i dati anagrafici: segui il percorso sul sito dell’operatore scelto, inserisci i tuoi dati e crea le credenziali Spid; ti serviranno carta d’identità o passaporto o patente (può essere necessario fotografarli e allegarli); tessera sanitaria con codice fiscale. Serve inoltre un numero di cellulare e un indirizzo mail.

– Effettua il riconoscimento: Spid viene confermata soltanto dopo l’identificazione che può avvenire tramite webcam, di persona prendendo appuntamento presso uno degli uffici del provider, tramite firma digitale o utilizzando la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.

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