Zona arancione in tutt’Italia: ipotesi nel Dpcm 25 febbraio.

Mentre mezza Italia – con gli ultimi cambi di colore decisi ieri (Emilia Romagna, Campania e Molise arancioni da domani domenica 21 febbraio) – è in z

Rifiuti, impianti di Lucera e Ginosa chiusi ma “in Puglia non c’è un’emergenza” „
FRANCESCO DI LERNIA A CULTURALMENTE IMPEGNATO
Uomo si perde nel cuore della Foresta Umbra, ritrovato da carabinieri e volontari. Era uscito per cercare funghi

Mentre mezza Italia – con gli ultimi cambi di colore decisi ieri (Emilia Romagna, Campania e Molise arancioni da domani domenica 21 febbraio) – è in zona arancione (qui le regole) e l’Iss lancia l’allarme per il peggioramento della situazione (qui i dati e le raccomandazioni), si avvicina sempre più la data del 25 febbraio, la data chiave in cui scade il divieto di spostamenti anche tra le regioni gialle, e monta la richiesta delle regioni per il superamento dello schema a colori con la richiesta da parte di alcuni governatori di una omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale per evitare gli ‘stop and go’. Cosa farà dunque il governo in via della scadenza del 25 febbraio? Vediamo i possibili scenari.

Spostamenti

Oggi pomeriggio alle 17 il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha convocato la Conferenza delle Regioni per arrivare – se possibile – ad una proposta congiunta da sottoporrre al nuovo governo Draghi. Due sono i temi sul tappeto: il primo riguarda appunto gli spostamenti tra regioni. In mandcanza di un provvedimento del governo il 26 febbraio ci si opotrà spèostare liberamente tra le regioni gialle. Ma è facile prevedere che dalle stesse regioni – così come è accaduto una settimana fa con la primo proroga – arrivi una richiesta di prorogare il divieto almeno fino al 5 marzo quando scadrà il Dpcm 16 gennaio. Che si vada con certezza verso la proroga è chiaro anche dagli ultimi dati dell’epidemia con i contagi in crescita (qui il bollettino del 19 febbraio) e l’Indice Rt che sale (0,99 con un livello più alto superiore a 1) che fannio dire agli scienziati: “Restate a casa”.

Una sola fascia arancione

Secondo tema: nelle Regioni aumentano le perplessità per lo schema dei cambi di colore che crea disorientamento e mette in diffcoltà con gli stop and go (ultumo caso quello dell’Emilia Romagna e la Campania) le categorie economiche (primio fra tutti bar e ristoranti). E’ stato le stesso Bonaccini, preoccupato dei dati in crescita che arrivano dalla sua regione, ad avanzare la proposta di istituire una restrizione omogena in tutt’Italia di qualche settimana. E l’ipotesi può esesre quella di un’unica fascia arancione. Un’ipotesi che sembra non dispiacere al ministro Speranza ma che non trova l’unanimità tra i governatori. Per la creazione di un sistema omogeneo sono d’accordo Attilio Fontana (Lombardia) ed Eugenio Giani (Toscana). Scettico invece è Giovanni Toti (Liguria): “Ristoranti e bar chiusi, tutta Italia in arancione non mi sembra sostenibile. Facciamo invece delle divisioni su base provinciale”.  Il documento che usdcirà questa sera dal confronto sarà sottoposto al governo. Del resto lo stesso Draghi ha sottolineato la necessità di un confronto con le Regioni.

Il governo Draghi

Ovviamente c’è grandissimo interesse per conoscere l’orientamento di Draghi. Una cosa sembra certa: non si arriverà più a decisioni prese in extremis come quella adottata domenica sera sulla proroga della chiusura degli impianti sciistici. Quindi già all’inizio della settimana conosceremo l’indicazione del governo almeno per la scedenza del 25 febbraio sugli spostamenti. Resta poi da vedere se Draghi adotterà come strumen to quello ormai straconosciuto del Docm o se preferià agire per decreto.

La nuova mappa d’Italia

Fascia rossa: nessuna, ma Umbria e Provincia di Bolzano hanno già predisposto zone rosse a livello regionale

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