Nuovi parchi eolici in Capitanata?

La senatrice Gisella Naturale(M5s) presenta una interrogazione. «Meglio sostituire i vecchi impianti, il territorio ha già subìto una mutazione paes

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La senatrice Gisella Naturale(M5s) presenta una interrogazione.
«Meglio sostituire i vecchi impianti, il territorio ha già subìto una
mutazione paesaggistica a causa degli impianti eolici»

La senatrice del M5s, Gisella Naturale, ha presentato una interrogazione
ai Ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del maree
dello sviluppo economico, in merito alla possibile realizzazione
dell’ennesimo parco eolico in Capitanata, nei Monti Dauni.

«La Puglia è stata una delle prime regioni del Paese coinvolte dal
rapido sviluppo degli impianti eolici, la provincia di Foggia è quella
dove si è registrato il maggior apporto in termini di produzione di
energia eolica rispetto al contesto regionale, ben l’81,92% del totale
regionale e 22% del totale nazionale. Gli incentivi a pioggia elargiti
soprattutto negli anni dal 1990 al 2015, la mancanza di controlli sulle
domande, le condizioni economiche critiche del territorio hanno prodotto
un effetto devastante sul territorio. Viste dall’alto, queste altissime
torri, danno vita a una infinita cicatrice- spiega la senatrice
Naturale. Seppur ancora in fase di valutazione, la scadenza per
presentare osservazioni è fissata per il 28 febbraio prossimo, è stato
presentato un nuovo progetto di mastodontiche dimensioni denominato
“EWR1 – San Martino – Serre”, che prevede l’installazione di 19
aerogeneratori per una potenza complessiva di 115 MW, ricadente nei
Comuni di Rocchetta Sant’Antonio con 17 aerogeneratori, Candela con due
pale e con covidotti che potranno interessare i territori di Sant’Agata
di Puglia, Ascoli Satriano e Deliceto. Nell’interpellanza, ai Ministri,
chiedo se siano a conoscenza della situazione e se ritengano utile
procedere con la costruzione dell’ennesimo parco eolico in un
territorio, come quello dei Monti Dauni, che ha già subìto una mutazione
paesaggistica a causa di questi impianti, considerando che ai comuni
spesso non viene neppure riconosciuta un’equa compensazione, né in
termini economici, né tantomeno ambientali, o se invece ritengano più
opportuno procedere con il revampig o la sostituzione dei vecchi
impianti- aggiunge Naturale. Proprio nel territorio di Rocchetta
Sant’Antonio è presente un parco eolico di Edison, costruito nel 1999
dalla Riva Calzoni, tra le prime aziende italiane a occuparsi di
rinnovabili e di eolico. L’impianto entrato in funzione nel 2000 è
composto da 15 aerogeneratori monopala da 0,35 MW ciascuno, per una
potenza totale installata di 5,25 MW. Questo vuol dire che l’intero
parco produce meno di una pala del nuovo progetto “EWR1 – San Martino –
Serre”. Anche le sottostazioni e il cavidotto possono essere rigenerati.
Andando a sostituire i 15 aerogeneratori con 3 pale di nuova
generazione, si potrebbe produrre la quantità di energia di 50 torri
eoliche di vecchia generazione. Un rapporto considerevole, quello di 3 a
50, capace di soddisfare il fabbisogno di energia da fonti rinnovabili.
Allo stato attuale il parco eolico Edison risulta inattivo, pur essendo
presenti ancora le 15 pale. Il caso di Rocchetta rispecchia un po’ tutti
i centri dei Monti Dauni, dove i vecchi parchi eolici potrebbero far
spazio a un numero minore di pale, con una produttività di gran lunga
superiore». Conclude la senatrice pentastellata.
Risultato immagini per parco eolico


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ufficio Stampa senatrice Gisella Naturale,

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