Vaccini over 80 in Puglia, Anelli: «Regione non rinunci ai medici di base»

«I medici di famiglia costituiscono una rete presente in modo capillare sul territorio, conoscono i propri pazienti e hanno con loro un rapporto fiduc

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«I medici di famiglia costituiscono una rete presente in modo capillare sul territorio, conoscono i propri pazienti e hanno con loro un rapporto fiduciario. Chi meglio di loro può vaccinare la popolazione anziana? I dati dell’ultima campagna vaccinale antinfluenzale dimostrano come i medici di medicina generale costituiscano un presidio sanitario fondamentale sul territorio, ancora più prezioso in tempi di pandemia»: lo ha dichiarato Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari al termine di un incontro con Cittadinanzattiva sulla campagna vaccinale in Puglia. Al momento i medici di famiglia sono stati esclusi dall’organizzazione.

«La Regione Toscana – evidenzia Anelli – ha appena firmato un accordo che prevede che i medici di famiglia somministreranno il vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna ai pazienti ultraottantenni nei propri studi oppure in strutture idonee individuate e messe a disposizione dalle aziende sanitarie. Con un minimo di organizzazione si può fare. Abbiamo una rete di 4mila medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Capillarità sul territorio, conoscenza dei propri assistiti e rapporto personale sono il valore aggiunto che la rete della medicina di famiglia può apportare alla campagna vaccinale. Non credo che la Regione Puglia possa rinunciarci».

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