L'Italia torna zona arancione per un giorno. Oggi, 4 gennaio, si applicano regole più soft -dagli spostamenti ai negozi- secondo le misure del decreto
L’Italia torna zona arancione per un giorno. Oggi, 4 gennaio, si applicano regole più soft -dagli spostamenti ai negozi- secondo le misure del decreto Natale. Una ‘tregua’ dopo i primi 3 giorni del 2021 e in attesa del ripristino della zona rossa per il 5 gennaio e per l’Epifania. Si allenta per 24 ore la stretta relativa a spostamenti, negozi, bar, ristoranti. Oggi continua a rimanere in vigore il coprifuoco tra le 22 e le 5, ma prima della limitazione si potrà circolare all’interno del Comune senza autocertificazione. E’ utile ricordare che il decreto Natale prevede che ci si possa muovere dai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e nel raggio di 30 chilometri anche se questo significa uscire dalla propria regione.
Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali” è il testo inserito nelle risposte alle Faq online considerate dal governo.
Dopo il ‘quasi lockdown’ dei primi giorni dell’anno, all’interno del proprio comune si può uscire liberamente per una passeggiata o per acquisti, rispettando sempre la distanza di un metro dagli altri e indossando la mascherina. L’autocertificazione è necessaria per spostamenti all’interno del comune tra le 22 e le 5 o per giustificare movimenti al di fuori del comune e/o della regione per motivi di necessità, lavoro, salute. Per praticità potrebbe essere utile uscire con una autocertificazione già compilata, ma è possibile riempire il modulo durante i controlli eventuali eseguiti dalle forze dell’ordine.
Oggi è consentita la riapertura dei negozi con orari fino alle 21, per evitare che i clienti si concentrino in un orario ristretto e si creino assembramenti. Bar e ristoranti, invece, devono limitarsi all’asporto fino alle 22 e di consegna al domicilio. Nelle Faq del governo, inoltre, si fa notare che fino al 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente”. Nel periodo considerato, quindi, “lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Quindi si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa”.
Per eventuali violazioni, la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, “eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo”.
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